Una elle novità contenute nel decreto del Governo di ieri è l’abbassamento dei tempi fra la seconda e la terza dose del vaccino anti-Covid, chiamato anche booster. Se fino a qualche settimana fa chi lo voleva fare dove aspettare 6 mesi, la scorsa settimana l’intervallo era stato ridotto a cinque mesi. Adesso, sotto la pressione dell’aumento dei contagi e su indicazioni degli scienziati che ritengono necessario il richiamo per far fronte alla variante Omicron, l’attesa sarà solo di quattro mesi. Lo prevede la circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza. La data d’avvio potrebbe essere il 10 gennaio. “Alla luce delle attuali evidenze sull’impatto epidemiologico correlato alla maggiore diffusione della variante B.1.1.529 (Omicron) e sulla efficacia della dose booster nel prevenire forme sintomatiche di Covid-19, sostenute dalla citata variante”, si legge nella circolare del Ministero per “estendere gradualmente l’offerta del richiamo vaccinale e nel rispetto del principio di massima precauzione, si rappresenta che la somministrazione della dose di richiamo (booster) a favore dei soggetti per i quali la stessa è raccomandata, con i vaccini e relativi dosaggi autorizzati, sarà possibile dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dal completamento del ciclo primario.” Da notare che in Francia l’Alta Autorità per la Salute ha abbassato a tre mesi il tempo d’attesa per la terza dose.