Si va verso una proroga della validità del green pass per chi ha fatto la terza dose. La somministrazione del booster (3^ dose) è cominciata a metà settembre. Quindi a metà marzo quelli che l’hanno fatta per primi avrebbero il green pass scaduto nonostante abbiano fatto tre dosi e non ci sia alcuna indicazione per un’eventuale 4^ dose. Sorgerebbe allora il problema della loro posizione. A sbloccare la situazione potrebbe esserci una raccomandazione dell’Ue che stabilisce che alle persone con vaccinazione completa, guarite dalla malattia o con un test negativo, non potranno essere imposti nuovi tamponi o quarantene. Qualora venisse recepita dal Governo, che ha stabilito che dal 1° febbraio la durata del green pass scende a 6 mesi per tutti gli altri, per i vaccinati con 3 dosi dovrebbe essere addirittura eliminata la scadenza. Ad oggi sono 30 milioni gli italiani che hanno fatto la 3^ dose. Si tratta quindi di un provvedimento necessario anche perché, alla luce dell’andamento dei contagi in Italia dopo l’avvento della variante Omicron, è al momento impensabile il ricorso ad una 4^ dose. Anche perché si spera che Omicron dovrebbe segnare la fine della pandemia in Europa dopo due anni. L’analisi è del responsabile dell’Oms per l’Europa Hans Kluge che prevede un picco di casi entro marzo, con il 60% degli europei contagiati, prima della graduale fine della pandemia. Se nel complesso la curva dei contagi da Covid si è assestata sul famoso plateau, che è ‘l’altipiano’ cui dovrebbe seguire finalmente la discesa, ci sono alcune province italiane che presentano situazioni diverse o addirittura in controtendenza.
Lo studio della curva pandemica è roba da matematici. Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Cnr ha analizzato le varie situazioni. Ci sono 16 province in decrescita. 17 sono in decrescita frenata. Altre 17 sono in stasi. In 4 la curva sta risalendo. In crescita è Roma, per esempio.
Sono invece sul plateau 11 province sono in crescita frenata e 5 hanno quasi raggiunto picco. 20 sono in crescita frenata, fra le quali Verona, Venezia e Belluno. Trento è in crescita debole. 2 sono in crescita brusca. 6 in crescita lineare, fra cui Padova, Treviso, Vicenza. Sono in crescita accelerata Gorizia, Pordenone e Trieste.