L’avevano dipinto come un campione dell’accoglienza, una specie di sindaco-santo che s’era fatto in quattro per “accogliere i migranti”. E invece ieri Mimmo Lucano, ex primo cittadino di Riace (Calabria) è stato condannato dal tribunale di Locri nientemeno che a 13 anni. Il giudice ha avuto la mano pesante raddoppiando la richiesta del Pubblico Ministero Lucano è accusato di aver organizzato dei “matrimoni di convenienza” fra cittadini del posto e immigrati irregolari per ottenerne la regolarizzazione. Inoltre con la sua compagna avrebbe architettato degli espedienti per aggirare la legge per avere il permesso di soggiorno di stranieri. La Guardia di Finanza avrebbe anche raccolto elementi gravi irregolarità nell’affidamento della raccolta rifiuti e poca trasparenza nella gestione dei finanziamenti pubblici per l’accoglienza dei migranti.