(di Marco Danieli) Al Comando provinciale della Guardia di Finanza di Verona – qui il nostro video – si è svolto il primo appuntamento della Campagna di prevenzione dell’ictus organizzata da Federfarma Verona in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata..
Nel corso della conferenza stampa sono stati illustrati, inoltre, i dettagli di venerdì 29 ottobre quando in occasione della “Giornata mondiale della lotta all’ictus cerebrale” saranno allestite postazioni per la cittadinanza nelle piazze di Verona e provincia oltreché nelle farmacie.
VENERDI’ 29 OTTOBRE “GIORNATA MONDIALE DELLA PREVENZIONE DELL’ICTUS CEREBRALE” a VERONA dalle ore 9 alle 13 in Piazza Bra (davanti alla scalinata di Palazzo Barbieri) verrà allestito un gazebo di Federfarma Verona affiancato dalla postazione mobile dell’Associazione Farmacisti volontari in Protezione civile di Verona presso cui i farmacisti insieme ai medici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata eseguiranno gratuitamente alla popolazione la misurazione della pressione con ricerca della fibrillazione atriale (FA). Verrà, inoltre, somministrato in forma anonima, un questionario della Società italiana dell’ipertensione arteriosa sul rischio ipertensione e fornite ai cittadini indicazioni sul corretto stile di vita per la prevenzione delle patologie cardiovascolari.
Contemporaneamente anche a BUSSOLENGO in Piazza XVI Aprile dalle 9 alle 13 presso il gazebo della Croce Rossa Comitato della Valpolicella che collabora con Federfarma Verona alla campagna di screening, sarà possibile per la cittadinanza eseguire la misurazione e compilare il questionario.
Sempre nella giornata del 29 ottobre le FARMACIE di Federfarma Verona aderenti allo screening e riconoscibili dalla locandina, offriranno ai cittadini misurazioni e questionario con l’obiettivo di divulgare la cultura della prevenzione sanitaria dell’ictus cerebrale.
«L’ictus colpisce maggiormente gli uomini nelle fasce di età più avanzate ed è secondo dopo l’infarto del miocardio, come malattia vascolare nella popolazione italiana – sottolinea il prof. Pietro Minuz, direttore UOC medicina generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata – . L’ipertensione arteriosa è il principale fattore di rischio per ictus, sia come causa diretta dell’ictus ischemico e del meno frequente ictus emorragico, che come fattore predisponente alla fibrillazione atriale. Ne consegue che riconoscere e trattare l’ipertensione arteriosa e riconoscere la fibrillazione atriale è cruciale nella prevenzione dell’ictus. È importante che ogni adulto sia consapevole del rischio e partecipi attivamente abolendo il fumo, eseguendo attività fisica regolare di moderata intensità o di intensità maggiore se non vi sono controindicazioni, combattendo l’obesità, assumendo una dieta equilibrata ed idonea a mantenere i valori di glucosio e colesterolo nel sangue nei limiti raccomandanti, riducendo il sale nella dieta per favorire il controllo dei valori pressorei ed assumendo con regolarità i farmaci quando siano stati prescritti. Misurare la pressione arteriosa e la regolarità del polso sono manovre cardine nella prevenzione dell’ictus, non solo se effettuate occasionalmente da parte di medici o farmacisti ma, attraverso la promozione dell’auto misurazione soprattutto se eseguita regolarmente dalla popolazione adulta, amplificando così le possibilità di una efficace prevenzione».
«L’ictus cerebrale, o stroke, è una sindrome vascolare acuta che si manifesta con deficit neurologici focali ed è causata da lesioni ischemiche o emorragiche a carico dei vasi cerebrali, retinici o midollari – spiega il prof. Salvatore Monaco, direttore della Neurologia B dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata -. L’ictus cerebrale rappresenta la seconda causa di morte e la terza causa di disabilità a livello mondiale. Nella popolazione italiana di entrambi i sessi lo stroke ischemico rappresenta il 65% di tutti gli eventi cerebrovascolari, mentre lo stroke emorragico incide per il 35%. La prevenzione dell’ictus cerebrale nelle sue variegate manifestazioni include lo stretto controllo dei principali fattori di rischio, quali ipertensione arteriosa, fibrillazione atriale, diabete e la promozione di stili di vita adeguati».