JOB&Orienta, che si terrà fra il 24 e il 27 novembre saranno presenti gli assessori di 15 regioni e a dimostrazione che si tratta di una fiera di livello nazionale si saranno anche il ministro dell’istruzione e il ministro del lavoro. «Il capitale umano è la materia prima dell’Italia e, oggi più che mai dopo la pandemia, è importante ritrovarsi a ragionare sulle sfide che ci aspettano proprio in tema di capitale umano». Queste le novità annunciate oggi dall’assessore regionale al lavoro, istruzione e formazione Elena Donazzan in occasione della presentazione dell’edizione del trentennale di JOB&Orienta. Il salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro prevede un’edizione fitta di novità. Sulla scorta dell’esperienza virtuale forzata dello scorso anno, ci sarà un palinsesto di proposte digital. “Next Generation: orientamento, sostenibilità, digitale”. Al centro i temi della digital and green transition, che hanno ricadute importanti sul versante della formazione. «Celebriamo quest’anno i trent’anni della più importante fiera dell’orientamento verso i percorsi di istruzione, formazione e, soprattutto, orientamento di raccordo con il mondo del lavoro – ha sottolineato Donazzan -. Trent’anni in cui JOB&Orienta è cresciuta molto. Ho potuto constatarlo, accompagnando ben 15 edizioni, sempre con l’obiettivo di portare in un unico luogo il meglio dell’istruzione, della formazione, del mondo dell’Università e le novità nell’orientamento verso l’occupazione. Un appuntamento che, nel tempo, è diventato tappa imperdibile a livello nazionale come momento per fare bilancio e di rilancio in prospettiva per il futuro. Da qui sono partiti, con forza, i messaggi a sostegno degli ITS così come si è discusso di tutte le riforme che rendevano JOB&Orienta piattaforma di ragionamento per tutta Italia». La fiera è promossa da Veronafiere e Regione del Veneto, in collaborazione con Ministero dell’Istruzione e Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Da 30 anni racconta la scuola che cambia, decifra insieme ai diversi protagonisti le traiettorie di evoluzione del mondo del lavoro, indica le competenze più richieste, presenta nuove figure professionali e mestieri e la trasformazione di quelli tradizionali. «Il Veneto – ha concluso Elena Donazzan- è orgoglioso di aver sempre sostenuto, in particolare nei momenti difficili come lo scorso anno, la volontà di tenere aperte le scuole, anche in un confronto a distanza nell’edizione dello scorso anno via web, perché il mondo della scuola, dell’istruzione, della formazione è un mondo che non si può fermare. Anzi, deve riuscire a guardare al futuro, a darsi obiettivi ambiziosi, affrontando i problemi di contesto con uno sguardo lungo. Questa edizione è particolarmente ricca e la Regione è felice di esserne, ancora una volta, protagonista».