Doccia fredda per le discoteche e sale da ballo. Il Consiglio dei Ministri di ieri sera ha deciso che resteranno chiuse fino al 31 gennaio, contrariamente a quello che era stato scritto nella bozza del decreto nella quale l’ingresso era consentito con la terza dose o il tampone. I gestori: “Governo delittuoso, siamo distrutti”. Già erano contrariati perché con quelle condizioni non avrebbero potuto aprire a Capodanno. Ma rimanere chiusi fino al 31 gennaio è davvero un bel colpo su una categoria già pesantemente penalizzata durante tutto il corso della pandemia. Per tutto il prossimo mese “sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto”, ma resteranno anche chiuse ” sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste comunque denominati, aperti al pubblico”.
“Siamo distrutti. Si è cancellato un intero comparto produttivo del nostro Paese. Da oggi 200mila persone sono a casa senza sapere il motivo per cui loro e solo loro sono a casa e non potranno lavorare. Trovo intollerabile che sulla pelle di queste persone e di queste imprese si cerchino di risolvere i problemi del Paese”. E’ questo il duro commento dato all’Ansa da Gianni Indino, presidente Silb dell’Emilia-Romagna. Domani il sindacato si riunirà “per trovare una condivisione su azioni da intraprendere perché si ponga fine a questo comportamento delittuoso nei confronti del nostro settore”.
“Le imprese e i lavoratori meritano rispetto e il governo, con la decisione di chiudere le discoteche fino al 31 gennaio, ha dato il colpo di grazia a migliaia di imprese e ai lavoratori di tutto l’indotto” scrive Fipe-Confcommercio in una nota di solidarietà alle discoteche. “Le anticipazioni prevedevano che si potesse continuare a frequentare i locali con doppia vaccinazione e tampone rapido. D’improvviso la retromarcia del governo, con l’effetto paradossale di mettere in discussione proprio la campagna vaccinale. Una scelta inopportuna, anche perché diretta contro un unico settore, il più bersagliato in questi mesi di pandemia, che contava già perdite superiori ai 4 miliardi.”
“Oltre al danno economico,- continua il comunicato- la beffa di dover assistere impotenti la notte del 31 a feste in case private o in locali abusivi, dove si ballerà in assenza di qualsiasi forma di controllo. La misura è colma”.