Secondo Michele Croce e Paolo Sardos Albertini, entrambi già presidenti di Agsm, la multiutility ”può fare qualcosa adesso per famiglie e imprese utilizzando i suoi extra utili”. Il governo sta mettendo in atto nuove misure per contenere il caro-bollette in arrivo, spiega Croce in un comunicato. Ci sono 8 miliardi, ma non basteranno per per arginare gli aumenti . “È una situazione drammatica” spiega il leader di Prima Verona. “L’Italia purtroppo sconta la atavica insufficienza nella produzione di energia, siamo infatti un paese importatore, in particolare, di gas”. “Ma c’è qualcosa che si può fare subito per aiutare le famiglie a rischio insolvenza e le aziende veronesi a rischio chiusura – sostiene Croce-. Una soluzione concreta c’è ed è sicura: bisogna utilizzare gli extra utili generati dalle aziende produttrici di energia, come Agsm.”.
A spiegare l’operazione è un altro past president di Agsm Gian Paolo Sardos Albertini: “Questa misura riguarderebbe quelle aziende, come ad esempio di Agsm, che con i suoi impianti idroelettrici sta godendo di extra profitti. Questo perché il costo medio di vendita di energia sul mercato telematico quotidiano è passata da 80-90 euro/Mwh a 200-250 euro/MWh. E sono questi extra profitti, non previsti e non prevedibili nel bilancio preventivo e di cui Agsm certamente beneficerà, a poter essere utilizzati dal socio Comune di Verona, con lo scopo di ridistribuirli a chi ne ha più bisogno”. “Agsm ha impianti idroelettrici ad esempio in Vallarsa a Speccheri (TN) e anche alcuni più piccoli in provincia di Verona e questi extra ricavi potrebbero essere destinati, tramite degli acconti sui dividendi da erogare al comune di Verona, ad aziende, imprese e famiglie che in questo momento ne hanno davvero bisogno – conclude Croce -. La nostra proposta è concreta e percorribile, ora tocca a chi prende le decisioni fare la cosa giusta e farla subito”.