(di Stefano Cucco) Per non dimenticare la tragedia delle Foibe ed il dramma dell’esodo dei giuliani, fiumani e dalmati. Lunedì 7 febbraio alle ore 16,30 nella sala riunioni del Liston 12 in piazza Bra a Verona, nell’ambito del “Giorno del Ricordo 2022”, Roberto Menia, responsabile per Fratelli d’Italia del Dipartimento Italiani Nel Mondo, presenta il suo libro “10 febbraio dalla Foibe all’esodo”, edito da Pagine nella Collana “I Libri del Borghese”. Introduce Massimo Giorgetti, vice coordinatore regionale di FdI. Presenta Massimo Mariotti, presidente di Serit. Scopo dell’incontro è anche quello di mantenere accesi i riflettori su un tragico capitolo della nostra storia e per conoscere e ricordare quanto accaduto tra il 1943 e il 1947 nelle terre italiane al confine orientale con l’eccidio delle foibe ed il dramma dell’esodo dei giuliani, fiumani e dalmati. Il 10 febbraio 1947 si firmò il trattato di pace di Parigi, che assegnava l’Istria alla Jugoslavia. Con una legge del 30 marzo 2004, il Parlamento Italiano istituì il Giorno del Ricordo, data anniversaria per ricordare le vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale italiano. Il termine foiba indica una profonda buca, simile ad un pozzo, tipica delle regioni carsiche: durante e subito dopo la Seconda guerra mondiale, si diffuse l’usanza di gettare dentro le foibe i corpi delle vittime di alcuni episodi di violenza di massa perpetrati dai partigiani comunisti jugoslavi contro la minoranza italiana, prigionieri di guerra italiani e tedeschi, e gli oppositori sloveni e croati alla dittatura di Tito.
Le storie e le figure che il libro “10 febbraio dalla Foibe all’esodo” raccoglie scavano nella memoria. Alcune sono conosciute, altre stavano nascoste ai più e riemergono dai cassetti dei ricordi di uomini e donne che sono ormai gli ultimi testimoni dell’italianità dell’Adriatico orientale. Storie che non si possono e non si debbono perdere, ma tramandare e affidare alla coscienza nazionale come insegnamento e monito. Storie di eroismo e di sofferenza, di morte e di vita, di stoicismo e di santità: un inno di italianità e di libertà. Roberto Menia, friulano, è stato membro della Camera dei Deputati dal 1994 al 2013, dapprima con MSI/AN, poi con il PdL ed, infine, con FLI. Ha, inoltre, ricoperto, per breve tempo, la carica di presidente del Movimento Nazionale per la Sovranità, prima di aderire a Fratelli d’Italia.
E ancora: martedì 8 febbraio, Giorno del Ricordo, nella Sala Arazzi di Palazzo Barbieri, alle 17, si terrà l’incontro con Stefano Zecchi, autore del libro Una vita per Pola – Storia di una famiglia istriana. Interverrà il sindaco Federico Sboarina e modererà il consigliere Bacciga. Giovedì 10 febbraio, in Sala Lucchi, in Piazzale Olimpia 3, alle 21, Andrea Bacciga modererà l’incontro con Gianfranco Stella, autore del libro Combattenti senza onore – le atrocità dei partigiani slavi. Interverranno il sindaco Federico Sboarina, Loredana Gioseffi, presidente del Comitato di Verona dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, il deputato Vito Comencini e Nicolò Zavarise, presidente dell’associazione Reazione Identitaria, organizzatrice della serata. Nell’annunciare il programma Bacciga ha anche parlato della mozione, depositata oggi, ‘Nessun giustificazionismo e negazionismo per le foibe’ con cui denuncia che «la Rete di Scuole Statali e Paritarie del primo e secondo ciclo, “Scuola e Territorio: Educare insieme”, organizza in data 10 febbraio, l’incontro “Giorno del Ricordo”, per commemorare le foibe e l’esodo del popolo giuliano-dalmata-fiumano. Relatore Eric Gobetti, “storico free lance” – come lui si definisce – che o spiega come le foibe non furono “uno strumento di esecuzione” bensì un “luogo di sepoltura”.»
“Più passano gli anni – afferma Bacciga- e più viene sminuita, giustificata o negata questa tragedia umana, che ha visto migliaia di morti.» Il consigliere della Lega ricorda anche che il Consiglio comunale aveva approvato una sua mozione che prevede che in tutti gli eventi dedicati alla tragedia delle foibe siano sempre coinvolti come relatori o intervenienti i diretti testimoni o persone legate alle associazioni riconosciute degli esuli. «L’evento succitato – conclude Bacciga- non rispecchia tali condizioni. Per questi motivi si impegna il Sindaco, l’assessore e gli uffici competenti, anche tramite il Provveditore che la Rete di Scuole Statali e Paritarie del primo e secondo ciclo, “Scuola e Territorio: Educare insieme”, si attenga alle condizioni previste dalla mozione 862 e cambi relatore per il convegno». «Questi eventi giustificazionisti e negazionisti vanno a mancare di rispetto alle vittime della tragedia delle foibe e ai loro familiari» ha sottolineato Bacciga.