Chi ha fatto ordine pubblico con l’Esercito durante qualche emergenza li ricorderà di sicuro: autobus utilizzati come uffici, ambulatori, spogliatoi ecc..persino come morgue, quando purtroppo è stato necessario. Il mezzo si presta, insomma (nella foto l’autobus-ambulanza donato dalla Mercedes alla città di Ulm) . E quindi potremmo mettere in strada autobus come punti mobili per tamponi e vaccini. È “AUTOBUSsiamo alla tua porta”, il progetto presentato oggi in Comune dalla Lista Tosi e da Fare Verona. A illustrarlo alla stampa Flavio Tosi, con l’ideatore Paolo Meloni, Consigliere comunale di Fare Verona e volontario della Protezione Civile. Presenti anche i Consiglieri Alberto Bozza (Lista Tosi) e Patrizia Bisinella (Fare Verona).

Lista Tosi e Fare Verona hanno presentato una mozione che chiede al Sindaco e alla Giunta di attivarsi all’impiego di autobus urbani (meglio se uno per circoscrizione) come punti tampone e punti vaccinazione mobili. “Una proposta semplice, ma pratica e percorribile” dicono Lista Tosi e Fare Verona. Nata dall’esperienza dei volontari di Protezione Civile a San Giovanni Lupatoto, di cui il Consigliere Meloni fa parte.

“Visto il ridotto utilizzo dei bus urbani in questo momento e il parco numeroso a disposizione di Atv – dicono i Consiglieri di Lista Tosi e Fare Verona – si possono utilizzare alcuni mezzi per tamponi e il vaccino anti-Covid che presto diventerà massivo. I bus sono il mezzo ideale per diventare ambulatori mobili, hanno le entrate e le uscite distanziate, le pedane per i disabili e sono facili e veloci da sanificare. Bastano solo piccoli aggiustamenti (un lettino e una scrivania per la registrazione delle persone) per adattarli del tutto. Chiediamo alla Giunta di impiegarne almeno uno, anche se sarebbe preferibile averne a disposizione otto, uno per ogni circoscrizione. È un servizio che non costa nulla e sarebbe utilissimo già oggi per i tamponi, ma anche per la profilassi nel momento in cui arriveranno massicce dosi di vaccini, perché più punti di distribuzione si hanno e meglio è. Ed è anche più comodo per i cittadini”. Alberto Bozza, in qualità anche di Consigliere regionale, ha detto: “Questo potrebbe essere un ottimo progetto pilota in tutta la Regione Veneto”.