Donati 22.500 euro al Comune di Sona. Il 2020, annus horribilis per la pandemia da Covid-19, si conclude con la generosità di tre aziende del territorio che hanno scelto di donare, in un anno complicato anche in termini economici, una considerevole cifra al Comune di Sona.

«Fino a qualche anno fa, le donazioni andavano esclusivamente “lontano”, avendo ricadute positive ma sempre al di fuori del territorio di provenienza. La scelta maturata da queste aziende rappresenta un’inversione di tendenza: il desiderio di essere d’aiuto per la propria Comunità, quella in cui si vive e lavora — spiega il Sindaco del Comune di Sona, Gianluigi Mazzi (nella foto, Il Baco da Seta) — A nome di tutta l’Amministrazione, desidero ringraziare la Infogest S.r.l., l’Elettro 81 S.r.l. e la Grande Mela per il gesto di vicinanza e appartenenza alla grande Comunità sonese».

Un’iniziativa che si aggiunge ai tanti cittadini che hanno donato buoni spesa a sostegno di concittadini e famiglie in difficoltà e che, con un significativo incremento rispetto al recente passato, hanno destinato al Comune di Sona il proprio 5×1000. Negli ultimi venti anni, il Comune non aveva mai ricevuto una donazione tanto cospicua da doversi dotare di una delibera per attestarne l’incasso. Regolamentata dall’art. 769 del codice civile che non impone alcun vincolo di destinazione alla donazione eseguita per spirito di liberalità, i donanti hanno auspicato che l’utilizzo dell’importo da parte dell’Amministrazione sia a favore della Comunità di Sona.

«Queste iniziative sono la dimostrazione di un rinnovato senso di solidarietà, stimolato anche dal vissuto della pandemia da Covid-19, che si rivolge al prossimo in difficoltà, anche temporanea, che abita accanto a noi. — dichiara l’Assessora alle Politiche Sociali, Monia CimichellaE raccontano anche la fiducia riposta dai nostri concittadini in chi li amministra. Perciò, grazie di cuore per aiutarci ad aiutare: impiegheremo queste risorse per sostenere le persone più fragili.»

L’Amministrazione ha previsto che 10.000 euro verranno ’convertiti’ in buoni spesa alimentari e 12.500 euro saranno destinati a situazioni di difficoltà riscontrate dagli educatori e dagli assistenti sociali impegnati sul territorio. Ovvero, potranno servire per aiutare le famiglie più fragili nel pagamento dell’affitto, delle utenze, della retta e del trasporto scolastico, del doposcuola o nell’assicurare, prima di tutto ai bambini, visite mediche e beni essenziali.