La crisi di governo è aperta. Conte temporeggia. Speranza di trovare qualche voto in Senato, dove la sua ex-maggioranza è sempre stata più debole. Ma si tratterebbe solo di prolungare l’agonia. Bisogna guardare in faccia la realtà. Che lui non lo voglia fare è umano. Ma gli italiani, e soprattutto Mattarella, la realtà la devono guardare. E sanno benissimo che la maggioranza messa assieme con lo scotch, prima con l’alleanza giallo-verde e poi con quello rosso-verde, non ha mai avuto riscontro nel paese reale. E’ stato un artifizio parlamentare che non ha funzionato, che non può più funzionare. Specie in un momento così grave. Potranno anche “comprare” qualche senatore che non ha speranza di essere rieletto e senza dignità. Ma la realtà ha una sua forza che nessuno, neanche il Capo dello Stato, può fermare.
E la realtà è che il Movimento 5 stelle non esiste più. Ha avuto, sull’onda dell’antipolitica, l’exploit del 2018 che ha generato l’ingovernabilità. Pur di stare al governo hanno fatto tutto e il contrario di tutto alleandosi con chi avevano sempre detto di combattere. E non sono stati capaci di governare.
Come si può pensare allora di lasciare loro la guida del paese nel più brutto momento della sua storia dal 1945? Insomma il quadro è questo: i grillini non esistono più, il Pd viaggia sul 20% e , cespugli a parte, il resto è centrodestra.
Anche se Mattarella tirasse fuori dal cilindro una “figura autorevole“, la situazione non cambierebbe. Sarebbe costretto a patteggiare ogni giorno anche per decidere quando andare a fare la pipì. Non resta che il voto. Prima possibile. La pandemia? C’è dappertutto. E dappertutto hanno votato. Facciamolo anche in Italia e non ci pensiamo più. E magari Mattarella può restarsene sul colle tranquillo fino a quando vuole lui.