Cattolica Assicurazioni prova a rialzare la testa dopo la batosta di ieri in Borsa dove il titolo ha lasciato sul listino il 2,23% raggiungendo i 4,1260€/azione con una perdita cumulata nell’ultimo mese di poco meno del 10%. Un costante trend ribassista alimentato da un periodo nero per Lungadige Cangrande: dallo scioglimento polemico dell’accordo di bancassurance Vera Vita col Banco BPM che ha aperto una possibile voragine nei conti 2021 ai rilievi dell’Ivass cui si sta mettendo mano aprendo la porta al completo rinnovamento del Cda. In apertura del mercato si rileva un più 0,48% col titolo che risale a 4,1460 €/azione.
Il Cda tornerà a riunirsi giovedì con lo scopo di iniziare a rispondere all’autorità del mercato: dovrebbe arrivare l’incarico ad una società di cacciatori di teste – è stata una delle prime risposte del Cda guidato da Paolo Bedoni nella scorsa settimana – per selezionare i possibili nuovi membri del consiglio – l’Ivass aveva lamentato la scarsa competenza dell’attuale management – mentre l’ad Carlo Ferraresi sta lavorando al nuovo piano industriale triennale, cercando contemporaneamente le basi di un accordo col Banco BPM per sciogliere in via amichevole la questione Vera Vita senza proseguire col contenzioso legale. Giovedì verrà indicato anche il nuovo presidente del Comitato per le parti correlate che sino alla settimana scorsa era affidato a Luigi Castelletti, il primo e sinora unico consigliere d’amministrazione a dimettersi dopo le risultanze choc dell’ispezione Ivass.