I vaccini anti-Covid non arrivano, non bastano? Le vaccinazioni rischiano di andare alle calende greche? Allora Zaia cerca di procurarseli per conto suo. Come aveva fatto per le siringhe. Il suo ragionamento non fa una grinza. Il governo ha dimostrato di non essere in grado di assicurare le vaccinazioni in tempi brevi e certi. Il vaccino è l’unico strumento che abbiamo per difendere la salute e la vita dei cittadini. Quindi se il governo non ci riesce, dice Zaia, ai Veneti “ghe penso mi!” D’altra parte i vaccini, come tutti i farmaci, sono sul mercato. Basta comprarli. Come ha fatto la Germania. O Israele, che li ha pagati un po’ di più, ma così ha già vaccinato tutti. 

La Pfizer non ce li vuole vendere? Pazienza. Andremo a comprare quelli autorizzati e disponibili sul mercato. Dov’è il problema? Perché dev’essere tutto accentrato a Roma nelle mani di personaggi che non si sono dimostrati all’altezza della situazione e che hanno sperperato 400 milioni per i banchi a rotelle? 

Il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione. E se alla prova dei fatti non è lo stato centrale a garantirlo è sacrosanto che lo faccia chi è in grado di farlo. In questo caso la regione Veneto. E’ un’applicazione del principio di sussidiarietà, adattato all’incapacità del governo centralista. Secondo questo principio l’ente di livello superiore (nel nostro caso, lo Stato) ha le funzioni che non possano essere svolte dall’ente di livello inferiore (nel nostro caso, le Regioni). Quindi se il governo non è capace di procurarci i vaccini, ce li procuriamo noi. Semplice, no?

Zaia da coerente autonomista lo sa. E soprattutto sta cercando di farlo. Sarà da vedere se a Roma, come hanno bloccato la richiesta di Autonomia sancita dal referendum plebiscitario del 2017, avranno il coraggio di mettersi di traverso anche su un’iniziativa per la salute dei cittadini.