«Omegle, la chat che invita a incontrare sconosciuti, va chiusa: non possiamo permetterci un altro caso come quello che ha portato alla morte di una bambina di Palermo nei giorni scorsi. Deve intervenire il Garante della Privacy per blocccarla!»

Maddalena Morgante, responsabile per il Veneto del Dipartimento pari opportunità, famiglia e diritti non negoziabili di Fratelli d’Italia,  interviene dopo la lettera inviata nei giorni scorsi dal Comune di Castel d’Azzano (VR) che ha messo in allarme i genitori dei ragazzi degli istituti scolastici dove è stato riscontrato un incremento nell’uso della chat il cui motto “Talk to stranger“, parla con uno sconosciuto, si accompagna alla totale assenza di controlli.

«Già nel recente passato – aggiunge Morgante – la ricerca condotta da una psicologa di Verona, Giuliana Guadagnini, ha evidenziato come su questa chat quasi il 40% dei messaggi riguardasse inviti a scambiare immagini a sfondo sessuale quando non esplicite richieste sessuali. Non c’è alcun filtro all’entrata: chiunque può nascondersi dietro un nickname e carpire la fiducia di ragazzi minorenni, senza alcuna esperienza e capacità di difesa. Per questo, esattamente come fatto per Tik Tok, Omegle va stoppato, bloccato, almeno sino a quando non verranno adottate misure per proteggere i nostri ragazzi».