Udinese-Verona: due partite diverse. Il primo tempo bianconero, il secondo gialloblù. Ma è il risultato quello che conta. Il Verona è sceso in campo con il 3-4-2-1, con Dawidowicz, Gunter e Dimarco davanti a Silvestri; Tameze e Barak in veste di registi; Faraoni e Lazovic sulle fasce di centrocampo; Zaccagni e il nuovo acquisto ed ex udinese Lasagna alle spalle di Kalinic. Non è stato un esperimento positivo.
La prima parte della gara è tutta di marca friulana. I bianconeri sono più pericolosi per le smagliature nel centrocampo veronese, con Tameze (troppi errori) e Barak fuori posto. Il Verona è irriconoscibile, schiacciato nella sua area. Mai un tiro in porta, raramente nella metà campo avversaria. I padroni di casa vanno più volte vicini al gol, evitato da tante grandi parate di Silvestri e anche da molta fortuna. Da notare un’inspiegabile quanto dannosa ammonizione di Zaccagni che essendo diffidato salterà la gara col Parma.
Nel secondo tempo Juric cambia tutto. In difesa entrano Magnani e Lovato per Gunter e Dawidowicz . E anche Ilic per Lasagna. Cambi azzeccati. Dopo un minuto Faraoni ha già un’occasione. E’ un altro Hellas. Anzi, è il solito. Fondamentale la mossa di portare Barak sulla trequarti e Ilic alla regia. A 20’ dalla fine esce Zaccagni, bravissimo come al solito, ed entra Bessa. Il Verona spinge per vincere, ma all’83, in una delle rare puntate offensive dei friulani, Di Marco si fa portar via la palla sulla fascia sinistra da Deulofeu e l’Udinese segna facendola rimbalzare su Silvestri. Alla fine Juric sostituisce un Tameze impreciso e fuori forma con Colley. Ma è tardi. Deulofeu segna anche il secondo gol e chiude la partita. Seconda sconfitta consecutiva. Peccato.