( Paolo Danieli) Quando c’è qualcosa che non va nei pubblici servizi è giusto farlo. Bisogna bastonare chi non è capace di fare il lavoro per cui è pagato dai cittadini. Specie se quello che non va riguarda qualcosa che ci tocca da vicino come la salute. Lo scopo è di far andar meglio le cose. La funzione della stampa è anche questa.
Ma allo stesso modo bisogna dire con la stessa chiarezza quello che funziona. Perché il cittadino possa fare le differenze, distinguere fra chi lavora bene e chi lavora male.
Oggi sono stato a fare la vaccinazione anti-covid. Prenotato online scegliendo l’orario: fra le 09:00 e le 09:15. Ho scaricato la modulistica necessaria, l’ho stampata, compilata e firmata in modo che quando sono andato lì fosse tutto pronto per non perdere tempo. Sono andato in Fiera, porta E. Militari gentilissimi al cancello hanno controllato che potessi entrare. Uno stewart mi ha fatto parcheggiare a pochi metri dall’entrata del padiglione 10. Alle 09:00 sono entrato. Ad un desk ho esibito la tessera sanitaria ed hanno controllato che avessi la prenotazione. Pochi secondi. Mi sono accomodato su una fila di sedie ben distanziate e dopo neanche un minuto mi sono accomodato davanti ad uno sportello dove ho consegnato i moduli che avevo compilato con l’anamnesi. Dopo di che sono entrato in un box dove un’infermiera alle 09:03 mi ha inoculato il vaccino. Mi è stato raccomandato di fermarmi un quarto d’ora per verificare che non vi fossero reazioni indesiderate. Alle 09:18 ero fuori.
Ho pensato perfino di non essere in Italia. Un’organizzazione perfetta. Un orologio svizzero. Tutti premurosi e gentilissimi. Una dimostrazione di efficienza davvero rara. Complimenti al dr. Pietro Girardi, Direttore Generale della Ulss 9 “Scaligera” e a tutti i suoi validi collaboratori. Fossero tutti così quelli che gestiscono le aziende pubbliche!