(di Marco Danieli) Nell’attesa di conoscere le decisioni di Federico Sboarina (entrerà o non entrerà in Fratelli d’Italia? e se sì, quando?) il movimento di Giorgia Meloni riparte dai territori per spiegare questa insolita veste di “partito di lotta e di governo”, di lotta al governo Draghi quale unica opposizione organizzata, di governo in moltissime Regioni e Comuni. Essere “di lotta e di governo” è una cosa che in questo Paese funziona benissimo a sinistra, ma che a destra di solito genera divisioni anche laceranti. Fratelli d’Italia si è ritrovata sola nel Centrodestra nel dir no a Draghi e oggi a Verona – qui il nostro video – è arrivato Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera, che ha incontrato il sindaco Sboarina, ma anche i primi cittadini di Bovolone, Peschiera e Ferrara di Monte Baldo nonchè gli amministratori pubblici iscritti a FDI. «Continueremo a proporre cose utili per il Paese – sottolinea Lollobrigida -: dai voucher sul lavoro al rinviare l’emissione di nuove cartelle esattoriali alle partite IVA ed alle PMI stremate dalla pandemia. Saremo propositivi, ma anche le sentinelle del Paese. Non scordiamo che nove ministri c’erano già con Conte e che pur di restare qualcuno ha accettato persino di venir degradato a sottosegretario. Noi non siamo così. E crediamo che la coerenza, il rispetto dell’impegno preso con gli elettori nel 2018, abbiamo un valore e ci premieranno quando, prima o poi, torneremo a votare».
Aggiunge Ciro Maschio, coordinatore di FDI a Verona e presidente del Consiglio comunale: «A Verona ci attendono mesi di grande impegno: dobbiamo chiudere al meglio questa amministrazione per poi presentarci agli elettori. Specialmente per FDI è un momento di grande lavoro: oggi siamo il primo partito in città, col 17% dei voti; una crescita importante rispetto al 3% registrato alle ultime comunali. Ed è naturale che tanti amministratori oggi guardino a noi: avremo presto delle novità».