Due settimane. Sono passate due settimane dalla costituzione del governo Draghi. Ha una maggioranza così ampia che nessuno ha mai avuto. Ha un’immagine nazionale che rasenta la santità. A livello internazionale non c’è nessun italiano che può godere di un credito così grande. Logico che con tali credenziali ci siano grandi aspettative. Sono passate due settimane. Ma non è cambiato niente. Eh…ma che pretese! Sai com’è l’Italia…specie dal centro al sud: è lenta. Anche Draghi, che ha firmato rapidamente tutte le banconote dai 5 euro in su, ha bisogno dei suoi tempi! Calma! Mica può fare miracoli! Come non può fare miracoli? Ci avevano assicurato di sì. Che se governava lui…era l’unico modo per risolvere i nostri problemi.
Sì, ma due settimane…due settimane sono quattordici giorni…Il virus nel frattempo s’è riorganizzato, sta scatenando la seconda ondata. E mancano i vaccini. E a gestirli c’è ancora Arcuri. Quello delle mascherine, dei banchi a rotelle, delle primule e della mancanza di vaccini. Un po’ chiacchierato. In due settimane non è ancora riuscito a mandarlo via? Va bene Speranza, ancora Ministro della Salute per il Cencelli, ma Arcuri? Possibile che sia ancora li? Possibile che Draghi non sia ancora uscito con qualche provvedimento che faccia esclamare: questo sì che è capace di governare!
Ma dopo due settimane ancora niente. E fra le aspettative che il nome Draghi aveva generato e quello che non è ancora successo s’infila il dubbio: non c’avranno mica fregato un’altra volta? Non sarà mica un altro Monti? Cazzo, speriamo di no!