Disastrosa prestazione del Chievo a Lecce con quello che dovrebbe essere un diretto concorrente per la promozione. Dovrebbe, perché andando avanti di questo passo, con 5 sconfitte sulle ultime 6 partite, c’è poco da pensare alla serie A. E’ vero che ufficilamente nessuno ne ha mai parlato, ma qualche pensierino i sostenitori lo avevano fatto.E forse non solo loro.
Il Chievo parte con Di Gaudio, Canotto, Viviani dal primo minuto con il 4-3-3 e comincia male. Dopo soli 8 minuti prende il primo gol per un tiro di Maggio da fuori area. Risponde subito di testa Obj su corner di Renzetti al primo attacco. E’ 1-1. Ma è solo un episodio. Dopo poco Coda, lasciato libero in piena area, riporta in vantaggio il Lecce e al 37’ si ripete in un’azione di contropiede. E’ 3-1: un disastro. Dopo pochi minuti c’è il quarto gol. Ci si chiede che cosa ci stiano a fare i difensori uno attaccato all’altro, lasciando gli avversari liberi. Il Chievo proprio non c’è. La difesa è distratta e abulica. Il centrocampo non costruisce. Gli attaccanti sbagliano in continuazione. E’ tutta una serie di controlli non fatti, di passaggi mal calibrati e di incomprensioni. Giocando così non si va da nessuna parte.
Nel secondo tempo entra Palmiero per Obj e Ciciretti per un Di Gaudio inesistente. Al 52’ gol di Mogos su punizione dal limite. Allo scadere dell’ora De Luca guadagna un rigore. Potrebbe essere la partita che si riapre, ma Leverbe tira fuori! Da registrare la discussione fra De Luca che Garritano su chi tira. Ma non è già stabilito l’ordine di chi tira i rigori?Al 68’ De Luca sbaglia un gol fatto solo davanti al portiere in uscita. Escono Canotto e Viviani per Fabbro e Bertagnoli.
Anche se nella ripresa s’è visto un Chievo migliore rispetto alla disastrosa prestazione del primo tempo c’è da chiedersi che cos’è successo. Ma questa è una risposta che può dare solo la società oltre che l’allenatore. Nel disastro o generale si sono salvati solo Mogos e Ciciretti.