(di Marco Danieli) «Se n’è andato un pezzo della nostra Comunità: le persone che hanno ricostruito questo Veneto, che si sono spezzate la schiena, che sono emigrate, hanno patito la fame, superato le guerre. una generazione che ha rifondato questo Veneto. Non numeri, ma persone. Non sconosciuto, ma nostra gente. Abbiamo un solo modo per ricordarli e rispettare il loro sacrificio: rispettare le regole sanitarie, avere rispetto per noi stessi e la nostra Comunità» Luca Zaia nella giornata del ricordo nazionale delle vittime del Covid – qui il video della cerimonia di questa mattina in Piazza Bra – chiede un minuto di silenzio in sala stampa: nelle ultime 24 ore il bilancio delle vittime è ulteriormente peggiorato: altre 36 morti, per 10.295 caduti dal 21 febbraio 2020.
Ieri sono stati effettuati 42.168 tamponi (21.640 rapidi e 20.528 molecololari): i positivi sono risultati 1.761 con un indice di contagio al 4,17%. Ieri i nuovi contagi erano stati 2.191 e il tasso di contagio si era attestato al 5,23%. Un leggero rallentamento c’è insomma. I tamponi complessivamente effettuati in regione sono orai prossimi agli 8 milioni (7,899 esattamente). In ospedale ci sono 1.821 persone (più 14 nelle ultime 24 ore): 1.610 (più 10) in area non critica e 211 (più 4) in terapia intensiva dove però sono ricoverate altre 293 persone non covid, quindi le terapie intensive hanno oggi 504 pazienti, la metà dei posti disponibili.
Raggiunto un accordo fra Veneto e le altre regioni: i pazienti oncologici, le forze di polizia e di sicurezza, il personale sanitario di altre regioni verrà vaccinato nel luogo di cura o di lavoro, senza perdere più tempo ed evitando scarica-barile da parte di alcune strutture sanitarie.
Questa mattina, alle ore 11, sotto le bandiere di Palazzo Barbieri esposte a mezz’asta, il sindaco Federico Sboarina, il Prefetto Donato Cafagna, il presidente della Provincia Manuel Scalzotto, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Marco Bravi e il direttore generale dell’Ulss9 Pietro Girardi, hanno fatto un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del Covid-19.
Il sindaco Federico Sboarina ha commentato: “Tanta emozione, oggi ritorniamo a esattamente un anno fa, quando si sono registrate migliaia di vittime a causa del Covid-19 e questo non bisogna mai dimenticarlo. C’è una grande emergenza sanitaria, c’è una grande emergenza economica, ma ci sono tante persone che per questa pandemia ci hanno lasciato. Oggi si ripensa alle bare provenienti da Bergamo che arrivavano nel nostro cimitero, vogliamo fare un momento di raccoglimento in cui ricordare tutte le vittime, anche in un periodo come questo di stanchezza, per recuperare tutte le forze e superare finalmente questa pandemia”.
Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Marco Bravi ha aggiunto: “E’ fondamentale far sentire la nostra vicinanza a tutte le famiglie delle vittime del covid. Io mi sento molto vicino perché capisco che le persone, per poter passare questo brutto momento, abbiano bisogno di una figura di riferimento in cui depositare le proprie speranze.”