Calo della raccolta danni, pesante flessione della raccolta vita, un utile netto di gruppo più che dimezzato. E nessun dividendo sarà distribuito quest’anno agli azionisti, anche dopo le raccomandazioni di Eiopa e Ivass, e non avendo ancora completato le richieste operazioni sul capitale. Insomma sono stati la pandemia e il lockdown, insieme (e oltre) le complesse vicende societarie e quelle “incertezze” di governance ancora tutte da ricostruire, a fare del 2020 un’annata da dimenticare per Cattolica Assicurazioni, il cui consiglio di amministrazione ha approvato ieri sera e reso noti questa mattina i risultati al 31 dicembre scorso.

In estrema sintesi ecco i dati principali. La raccolta premi complessiva del lavoro diretto e indiretto Danni e Vita è calata del 18,6% da 6,9 a 5,6 miliardi soprattutto per l’emergenza del Covid-19. Mentre il business Danni diretto ha riscontrato una flessione limitata al 2,5% (a 2,1 miliardi), dovuta essenzialmente al ramo Auto, il calo della raccolta Vita è stato del 26,1% (da 4,8 a 3,5 miliardi). Il totale dei premi 2020 – senza Lombarda Vita – scende a 4,7 miliardi, in calo del 15,7 per cento sul 2019 di pari perimetro (era 5,6 miliardi). Patrimonio netto consolidato in crescita dell’11,2% da 2,3 a 2,6 miliardi.

Dai dati emerge anche un utile 2020 adjusted in base ai criteri di bilancio di 192 milioni, in crescita dell’85,9% sul 2019 nonostante varie svalutazioni di investimenti immobiliari (-€19 milioni), partecipazioni (-5) e azioni e fondi (-12). L’utile netto di gruppo cala a 36 milioni e risulta dimezzato (-51,5%) rispetto all’anno precedente soprattutto per le svalutazioni sul bilancio relative alle società Vera. Cattolica rileva che alla fine del 2020 il Solvency Ratio II di gruppo era pari a 187%, in recupero rispetto al livello del trimestre precedente (161%) grazie all’aumento di capitale da 300 milioni sottoscritto da Generali su pressioni di Ivass.

Dopo che il presidente Bedoni ha ribadito che “alla vigilia della trasformazione in SpA e al rinnovo del CdA Cattolica si conferma un’azienda sana e profittevole”, l’amministratore delegato Carlo Ferraresi (nella foto) ha definito la società “patrimonialmente sana”, aggiungendo che “considerando gli eventi inaspettati ed eccezionali legati alla pandemia globale, ha saputo conseguire un risultato operativo senza precedenti a 412 milioni. La stabilità finanziaria è certificata dall’indice Solvency II e l’accordo di partnership con Generali è entrato in questi mesi nella sua fase operativa in alcune aree di business, mentre su altre le intese saranno a pieno regime nel corso dell’anno e porteranno valore aggiunto al gruppo. Con la capacità tecnica del nostro management e certi dell’apporto di un partner solido, siamo pronti”, ha concluso, “ad affrontare l’imminente trasformazione in Spa e le sfide del nuovo piano per il 2021-2023, con la convinzione di generare valore per tutti gli stakeholder”.

Cass

Per quanto riguarda le indicazioni sull’esercizio 2021, il CdA di Cattolica sottolinea di avere approvato a gennaio il piano 2021-2023, che per quest’anno prevede il risultato operativo compreso fra 265 e 290 milioni, con una raccolta premi totale pari a circa 5,2 miliardi, con un’ulteriore riduzione di 400 milioni dovuta a un apporto stabile di 2,1 miliardi di business Danni e un calo a 3,1 miliardi per il ramo Vita. Il risultato operativo è ipotizzato in calo sul 2020, anche a seguito dell’annunciata uscita dal perimetro di Lombarda Vita che avrà un effetto positivo invece sulla componente non operativa, con una plusvalenza di circa 100 milioni. Non sono emersi fattori di tale rilevanza da modificare tale previsioni, anche se la compagnia sottolinea il permanere dei rischi legati alla pandemia, come una volatilità dei mercati al pari del primo semestre 2020, o l’emersione di sinistri nei comparti Vita/Danni.

Nello specifico della gestione Danni, la raccolta premi del lavoro diretto registra il calo del 2,5% come detto a 2,1 miliardi. Al risultato contribuisce per 1,071 miliardi il segmento Non Auto, la cui raccolta è allineata allo scorso esercizio (+0,5%). I premi del segmento Auto si attestano a 1,033 miliardi, in calo del 5,4% soprattutto per la flessione della raccolta nella fase di lockdown e dell’effetto delle iniziative a favore degli assicurati, tra cui il voucher. Il portafoglio polizze RCA risulta in calo di circa 113 mila unità nel corso del 2020, riduzione avvenuta in prevalenza nei primi quattro mesi dell’anno.

Il combined ratio (rapporto tra saldo tecnico e premi netti) passa da 94,3% a 86,8% (con la riduzione di 7,5 punti) grazie al deciso calo della frequenza dei sinistri, legato a una ridotta circolazione di veicoli e nonostante gli accantonamenti effettuati per far fronte al voucher per i clienti Auto e a eventi atmosferici che hanno inciso per 6,4 punti, un livello superiore di molto alle medie storiche. Il claims ratio del lavoro conservato è in calo al 54,9% (di 8,2 punti che includono l’ammontare dei sinistri legati al Covid), mentre l’expense ratio 2020 si è attestato al 29,1%, in calo di 0,6 punti soprattutto per effetto dei minori costi.

Nella gestione del segmento Vita la raccolta del lavoro diretto è risultata pesantemente in calo (-26,1%) a 3,6 miliardi, anche per effetto della decisa decrescita durante il periodo del lockdown. Le nuove emissioni delle polizze Vita rivalutabili con tassi garantiti a zero hanno poi favorito un progressivo ulteriore ribasso del minimo garantito medio di stock di riserve del gruppo, che si attesta a 0,49% (0,58% il 2019), in costante decremento, come previsto dalle linee strategiche del piano industriale. La totalità delle nuove emissioni tradizionali è caratterizzata da un basso assorbimento di capitale grazie al loro ridotto profilo di rischio.

Riguardo la partnership con il gruppo Generali, il CdA di Cattolica rileva che le varie attività proseguono in linea con quanto previsto dalle intese. Questi i punti in dettaglio. Per l’asset management il passaggio di gestione delle masse previste dal cantiere è stato completato nei tempi concordati e l’attività risulta pienamente operativa da gennaio. Riassicurazione: la gestione dei trattati di riassicurazione in scadenza a fine dell’anno 2020 è stata attivata nel rispetto delle quote e dei tempi concordati. Nei prossimi mesi è prevista un’analisi per la gestione di alcune specifiche linee di business non comprese nei trattati di fine 2020.

Internet of Things. In questo ambito il nuovo prodotto Motor connesso è già stato attivato in circa 60 agenzie della rete Cattolica con ottimi risultati per le vendite e i livelli di servizio e il programma è in linea con i tempi previsti. Entro marzo è previsto il completamento del roll-out sulla rete Cattolica e l’avvio della fase di test per un’altra rete del gruppo. Sempre nei prossimi mesi sono previste le attività di migrazione del portafoglio polizze connesse a Motor in essere e l’attivazione di analisi per l’attivazione di soluzioni non Motor/property.

Salute. Infine per questo settore in marzo è stata attivata la piattaforma Employee benefit per i dipendenti del gruppo Cattolica, mentre la nuova offerta salute verrà resa disponibile alla rete in aprile, lo stesso mese per cui si prevede anche l’avvio della gestione dei sinistri Infortuni e del servizio di Tele-underwriting.