Svolta all’insegna della sostenibilità per il Premio Mario Rigoni Stern per la Letteratura multilingue delle Alpi, che – in concomitanza col centenario della nascita dello scrittore altopianese –  ha pubblicato il bando per l’11. edizione e nominato la nuova giuria puntando sulla valorizzazione di opere che abbiano al loro centro il rapporto fra l’uomo e l’ambiente nell’ambito alpino.

«Rispetto alle precedenti edizioni – spiega il presidente del Premio, Sergio Frigo – pur mantenendoci rigorosamente nel solco dei valori che hanno ispirato la vita e la produzione letteraria di Mario Rigoni Stern e senza trascurare altre tematiche a lui proprie (come l’attenzione alle attività produttive tradizionali, al contesto socioculturale e al patrimonio narratologico delle comunità alpine, alla caccia o alla guerra in montagna) abbiamo deciso di promuovere soprattutto opere di alto valore letterario e/o scientifico che valorizzino “la conoscenza e la consapevolezza dei valori naturali dell’ambiente montano e le sue relazioni con l’antropizzazione e la crisi climatica”, come recita il bando».

Su questi temi lo scrittore altopianese ha tenuto in tutta la sua vita e nelle sue opere un atteggiamento rigoroso, coerente ed equilibrato, che richiamava l’Uomo alle sue responsabilità verso la Natura – dalla quale si doveva prelevare l’interesse senza intaccare il capitale, diceva –  e anche verso le generazioni future; sobrietà e senso del limite erano la stella polare della sua filosofia di vita, agli antipodi di un modello di sviluppo all’insegna del consumo e dello spreco: “Oggi siamo in un momento della storia – ha scritto Rigoni Stern – in cui occorre frenare un presunto progresso che non pone limiti alla totale distruzione del pianeta”.

«In un’epoca in cui il cambiamento climatico sta manifestando tutta la sua capacità distruttiva – aggiunge Frigo – anche la letteratura, come sostengono tra gli altri Amitav Ghosh e Jonathan Safran Foer, può fare la sua parte, smascherando le profonde ragioni culturali che ne stanno alla base e che essi stessi con la loro opera contribuiscono inconsciamente a diffondere e promuovendo piuttosto quel coinvolgimento emotivo che può indurre nel cuore e nella mente dei lettori i cambiamenti culturali atti a determinare nuovi comportamenti necessari per poter continuare a vivere in una terra compatibile con la presenza umana».

La nuova giuria è composta da Sara Luchetta, Giuseppe Mendicino, Luca Mercalli, Franco Perco e Annibale Salsa. Il nuovo bando è pubblicato sul sito del Premio, www.premiomariorigonistern.com; il termine per l’arrivo dei libri – sia romanzi che saggi, pubblicati negli ultimi due anni – è il 31 maggio. La cerimonia finale si svolgerà in due tappe, la mattina del 18 settembre a Venezia e la mattina del 19 ad Asiago.