Petizione firmata. Il sindaco Federico Sboarina, l’assessore al Commercio Nicolò Zavarise e il presidente della Provincia Manuel Scalzotto hanno aderito, oggi pomeriggio, alla mobilitazione lanciata da Confesercenti. Un’operazione di sensibilizzazione online, diffusa “a distanza di sicurezza”. In sala Arazzi, è stato sottoscritto il documento ‘portiamo le imprese fuori dalla pandemia’, una serie di proposte concrete per sostenere le attività economiche. Tra cui un “Contributo una tantum automatico” per garantire un immediato sostegno in termini di liquidità alle imprese e professionisti in profonda crisi finanziaria; la sospensione della richiesta del possesso del Durc come requisito d’accesso per tutte le agevolazioni e contributi nazionali e regionali; la reintroduzione del “Tax credit locazioni”; l’ampliamento della disciplina “Super bonus 110%” agli immobili strumentali o comunque utilizzati nell’esercizio dell’attività d’impresa; l’allungamento delle durate dei finanziamenti garantiti dal Fondo di Garanzia per le PMI fino a 15 anni. A consegnare il documento nelle mani del primo cittadino, per la sottoscrizione, il presidente di Confersercenti Verona, Paolo Bissoli, e il direttore generale, Alessandro Torluccio.

“La situazione è drammatica, ma oggi è tempo di ritirare in piedi l’Italia – ha detto il sindaco-. Nel corso dei mesi lo Stato ha perso una grande occasione, scelte più coraggiose avrebbero evitato tanti problemi. Invece l’incertezza e l’ambiguità delle norme e delle restrizioni, oltre ai mancati ristori, hanno messo in grave difficoltà le nostre attività. Non ci sono alternative, con i vaccini stiamo cercando di porre fine all’emergenza sanitaria, ma di pari passo servono risposte immediate anche per quella economica. Come enti locali lo viviamo in prima persona, siamo aziende fortemente colpite da questa pandemia e il rischio è di dover tagliare i servizi ai cittadini se il Governo non ci aiuta. Ci sono categorie discriminate rispetto ad altre, tante hanno chiuso dopo aver investito in protocolli di sicurezza precisi e rigorosi. Sono migliaia i veronesi che non hanno i soldi per fare la spesa. Ecco perché servono interventi rapidi da parte dello Stato. A noi il compito di guardare con lungimiranza al futuro, perché se non salvaguardiamo già oggi i nostri principali asset, non avremo un domani. La fiera e l’aeroporto creano un indotto di un miliardo e 400 milioni di euro per il nostro territorio, ai quali si aggiungono l’Arena con la Fondazione. Risorse di cui ha bisogno tutto il tessuto economico scaligero”.


“Questa è la dimostrazione di come si possa interloquire costruttivamente con le rappresentanze economiche per affrontare insieme uno dei momenti più drammatici della nostra economica – ha aggiunto Zavarise -. Serve collaborazione da parte di tutte le istituzioni per andare avanti. È un dovere dare un segnale a ogni livello amministrativo, per ridare fiducia agli operatori che, seppur le difficoltà e le restrizioni, hanno sempre dimostrato di rispettare le regole. Oggi vogliamo dire che si può riaprire in sicurezza, ci facciamo portavoce di questa istanza per il nostro tessuto economico, Verona, infatti, vive delle sue piccole e medie imprese. Qui stiamo facendo sinergia per il bene comune”.
 

“Una mobilitazione importante che si estende in tutta Italia, di cui apprezziamo le modalità e le proposte, idee serie e concrete, quello di cui necessitano i nostri commercianti e professionisti – ha concluso Scalzotto -. Firmiamo per darvi tutto il sostegno che meritate”.

La petizione può essere sottoscritta sul sito www.confesercenti.it.