(di Marco Danieli) Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) – qui il nostro video – ha indetto un bando con lo scopo di finanziare il potenziamento dei principali nodi italiani. Grazie al coordinamento posto in essere da U.I.R. , gli interporti italiani hanno ricevuto un finanziamento di circa 45 milioni di euro. Questi fondi permetteranno di ammodernare ed rendere più efficienti le infrastrutture della rete trasportistica italiana. In questo modo gli interporti italiani soddisferanno gli obiettivi posti dall’Europa, la quale intende sviluppare un sistema di trasporti sempre più performante che comporti al tempo stesso una riduzione drastica dell’impatto ambientale. Parte di questo finanziamento verrà assorbito dalla Regione Veneto e in particolare dall’interporti di Verona, di Padova e di Portogruaro.
Matteo Gasparato, oltre che dell’Interporto Quadrante Europa è anche presidente dell’Unione degli Interporti Riuniti (UIR), l’associazione nazionale che riunisce i gestori delle infrastrutture logistiche di tutt’Italia. Ruolo molto importante per Verona che, come si sa, deve gran parte della sua importanza alla posizione strategica per gli scambi fra l’Italia e il resto dell’Europa. Gasparato ha sfruttato al meglio questo suo ruolo nazionale, cui è stato riconfermato nel novembre scorso per i prossimi tre anni, ed è riuscito a far arrivare a Verona 3,5 milioni di euro dei 10 assegnati al Veneto. Questi fondi, che sono stati stanziati prima che venisse approvato il Recovery Plan, sono destinati a potenziare la rete logistica degli interporti, di cui Verona è uno snodo fondamentale. L’interporto veronese, che come tutti gli interporti italiani è un’infrastruttura strategica e come tale deve avere garantita la funzione di interesse pubblico, è vitale per l’economia veronese. Se ottimizzato può rappresentare un volano fondamentale per la ripresa della nostra industria e dell’economia in genere dopo la pandemia.