Munti di apposite pinze che permettono di raccattare da terra mozziconi pacchetti vuoti di sigarette, pezzi di carta, tappi di bottiglie di plastica o anche con le mani, ovviamente protette da guanti, i volontari di “Plasticfree” hanno setacciato le vie e le piazze del centro. Risultato: hanno raccolto molti sacchi di sporcizia che poi, a fine mattinata, hanno portato sulle scalinate di Palazzo Barbieri come “trofeo” del loro impegno civico e ecologico al tempo stesso. Nessun intento polemico. La scelta della location è stata semplicemente logistica. L’intento della onlus è di sensibilizzare la popolazione e le autorità ad una maggior cura dell’ambiente. Urbano ed extraurbano. E’ noto infatti che sporcizia chiama sporcizia. Se uno trova una strada bella pulita, linda, si fa riguardo a gettare a terra il mozzicone o la salvietta. Al contrario se uno vede che per terra ci sono già altri rifiuti sarà indotto ad “adeguarsi” e butterà a terra a sua volta quello che solo pochi metri più in là potrebbe gettare in un cestino.
L’Amia fa il suo lavoro, ma non può essere dappertutto e sempre. E’ necessaria la collaborazione dei cittadini, che nasce dall’educazione e dall’esempio. E questo è l’intento dell’azione di pulizia messa in atto dai volontari di “Plasticfree”.