Flavio Tosi, accompagnato dai consiglieri Patrizia Bisinella, Daniela Drudi e Fabio Meneghelli e Paolo Meloni, responsabile cittadino di “Fare”, ha parlato la vicenda della casa del sindaco venuta fuori da “L’Espresso”.
«Abbiamo indetto questa conferenza stampa a margine della vicenda della casa del sindaco Sboarina – precisa Tosi- perché il sindaco ha portato sul tavolo della politica e delle istituzioni il dibattito.» Il riferimento è all’articolo apparso su “L’Espresso” della settimana scorsa sull’acquisto da parte di Sboarina dell’appartamento in cui abita in piazzetta Capretto. Tosi ha precisato che non sarebbe mai entrato sull’argomento se non fosse stato proprio il sindaco a sollevare il problema in Consiglio Comunale, anche perché esiste una querela da parte sua, nei confronti dello stesso Tosi, della Bisinella e di Meneghelli relativa al recupero di piazzetta Capretto. Nel suo intervento Sboarina aveva spiegato al Consiglio Comunale che l’acquisto era stata una normale operazione di cartolarizzazione.
Tosi ha riassunto in che cosa sia consistita l’operazione che ha consentito al sindaco di acquistare un appartamento a un prezzo molto conveniente – si è parlato di 450 mila euro per 200 metri quadrati ristrutturati -. Operazione che comprende l’indebitamento con Unicredit di un imprenditore immobiliare, la cartolarizzazione e la prestazione professionale di un collega dello stesso studio legale dove lavora Sboarina.
Definendolo “un cittadino molto fortunato” perché il tutto è avvenuto quando era un semplice cittadino veronese e non era ancora stato eletto sindaco, Tosi termina la sua conferenza stampa dicendo «se il sindaco ha pagato molto di più di 450 mila euro lo dica, altrimenti conferma quello che ha detto “L’Espresso” ovvero sia che lui ha pagato circa 2000 euro al metro quadro un appartamento nuovo, nel senso di appena rinnovato, ristrutturato in via Cappello»