“Piazza Erbe va preservata, si eviti l’insediamento di una catena fast food del pollo fritto. Tra l’altro accanto alla statua di Barbarani, il nostro poeta icona della veronesità, sarebbe un oltraggio”. A dirlo Flavio Tosi, che ricorda come “proprio la mia amministrazione con una normativa urbanistica tuttora in vigore si era già adoperata per limitare, nelle cosiddette ‘aree di rispetto’, l’insediamento di nuove attività di vendita del prodotto fritto in via esclusiva o prevalente. Noi avevamo fissato il limite al 50% della produzione, oggi proponiamo alla maggioranza di integrare quel regolamento in senso ancora più restrittivo. D’altro canto auspico che anche la Sovrintendenza possa vigilare su ciò che può rientrare di sua competenza, quindi che non sorgano in piazza Erbe insegne di fast food. Ho molto apprezzato quello che ha suggerito ieri sera il Sovrintendente Tinè all’incontro del Rotary all’Hotel Due Torri, cioè di seguire l’esempio di Genova, dove il Comune ha messo sul tavolo una serie di iniziative sulla tutela delle attività storiche per non snaturare il centro storico”.
Tosi spiega: “Centro storico che va preservato. In particolare, in questo periodo di post Covid, Verona deve rifiorire puntando sulle sue eccellenze, sulla sua storicità e tradizione, unite a un’innovazione di qualità. Pur con tutto il rispetto che posso avere per il colosso Kfc e il suo business del pollo fritto, credo che oggi più che mai debba essere tutelata la nostra ristorazione”.