Un fulmine a ciel sereno. Solo così si può descrivere l’annuncio con cui il presidente dell’ENEA, il veronese prof. Federico Testa, ha da poco trasmesso le sue dimissioni al ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani. Impossibile al momento conoscere ulteriori informazioni sulle motivazioni della decisione di Testa, in precedenza per anni apprezzato docente di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Verona e in seguito per due legislature deputato del Pd. “Purtroppo – ha scritto Testa in una lettera inviata al personale dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – problemi personali mi impediscono di continuare a garantire il livello d’impegno che ho avuto in questi anni e sono convinto che, in un momento come questo, sia doverosa, soprattutto nei ruoli operativi, una dedizione assoluta per affrontare le sfide che abbiamo davanti”.

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Federico Testa, da oggi ex presidente dell’ENEA
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Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica

La lettera di Testa ai dipendenti e ai ricercatori di ENEA prosegue così: “Poche parole per comunicarvi che ho da poco trasmesso le mie dimissioni da presidente dell’ENEA al ministro Cingolani. Non ho preso questa decisione con leggerezza, ma per il rispetto che vi devo, non voglio e non posso svolgere un ruolo così importante in modo non coerente con il mio senso di responsabilità. Gli anni trascorsi in ENEA sono stati di crescita non solo professionale ma anche personale; porto con me tanti bei ricordi e la consapevolezza di aver instaurato non solo dei proficui rapporti lavorativi ma anche, con alcuni di voi, di sincera amicizia”. “Mai come in quest’ultimo periodo l’ENEA ha acquisito un ruolo centrale sulle tematiche della sostenibilità, dell’energia, della ricerca, e il merito di tutto ciò non può che essere ascritto a tutti quei colleghi che quotidianamente, con il loro instancabile impegno, danno lustro alla nostra Agenzia. E sono queste – prosegue Testa – le persone, che prima di ogni altra cosa, voglio ringraziare, coloro cioè che in questi anni si sono messi in gioco e hanno contribuito concretamente al rilancio di ENEA.

“Quanto all’augurio, credo che in questi anni si sia lavorato intensamente per migliorare le relazioni di ENEA con i propri stakeholder, moltiplicando gli accordi di programma, le commesse di ricerca, le possibilità di interlocuzione. Credo che questa sia la strada su cui insistere: ENEA ha una sua peculiarità e una sua abilità nel trasferimento di competenze alla pubblica amministrazione, alle imprese, ai cittadini, e tutti ce la riconoscono. Personalmente – ma sono consapevole che esistono idee diverse, assolutamente legittime – ritengo sarebbe un errore fare passi indietro, vagheggiando il ritorno a un ente dedicato solo alla ricerca e non anche al trasferimento dei risultati ottenuti e ai servizi, laddove oggi le stesse Università stanno scoprendo l’importanza della terza missione. Quindi centri di eccellenza e ricerca certamente, ma aperti e permeabili alle esigenze della società che ci circonda, per rafforzare un ruolo che oggi ci è indubbiamente riconosciuto. Questo è il mio augurio generale per l’ENEA, a cui aggiungo uno personale a tutti voi, di cuore”.

Prime reazioni politiche da parte di Traguardi: «In questi anni, Federico Testa ha dimostrato come competenza, professionalità e visione strategica possano essere messi al servizio dell’impegno tecnico e politico in uno dei settori più strategici del Paese. Il suo lavoro è stato determinante per rilanciare Enea e gestire alcuni passaggi decisivi, come quello della cessione del credito per l’efficientamento degli edifici. Un veronese di cui andare fieri e sul quale, dopo le sue dimissioni da Presidente Enea, siamo felici di poter contare per tracciare la rotta verso la città del futuro, come dimostrato durante il nostro incontro di sabato 29 maggio a Villa Mirandola».