(di Marco Danieli) È stato siglato – qui il nostro video – un accordo per il trasferimento di know how tecnologico e lo sviluppo di competenze sul territorio. Gli obiettivi dell’accordo triennale di collaborazione siglato da Veronafiere e dall’Università di Verona sono promuovere i progetti e iniziative per il trasferimento di tecnologia e know how, sviluppare competenze specifiche per i giovani studenti agevolandone l’inserimento nel mondo del lavoro e ottenere congiuntamente finanziamenti pubblici e privati.

L’accordo fonda le proprie basi sulla storica relazione tra Veronafiere e l’Università, ma anche sui progetti di ricerca realizzati insieme negli ultimi anni relativi alla lavorazione dei big data degli small data delle singole manifestazioni. Tra questi, il progetto IMALL nato con l’obiettivo di studiare modelli comportamentali attraverso strumenti di intelligenza artificiale all’interno di supermercati e manifestazioni fieristiche, il progetto FairPlay per lo studio lo sviluppo di nuovi servizi e modelli di marketing 4.0 in ambiente fieristico, una borsa di dottorato di ricerca sull’attività di profila azione multimediale privacy-preserving di persone all’interno di manifestazioni quali fiere e convegni. A ciò si aggiungono due contratti annuali stipulati da Verona fiere con un Humatics Srl, spin off dell’Università di Verona, Per consulenza in ambito di intelligenza artificiale data Science, e varie pubblicazioni scientifiche.

Il presidente di Veronafiere Maurizio Danese ha commentato: “Da oltre 100 vent’anni Veronafiere organizza grandi eventi di promozione a supporto di alcune industrie strategiche a livello locale e nazionale, quali agrifood, logistica e biomedicale. Questa collaborazione con l’ateneo, dunque, ci permetterà di realizzare ulteriori progressi, nell’ottica di sostenere in maniera sempre più efficace lo sviluppo del nostro territorio.”

Il magnifico rettore dell’ateneo Pier Francesco Nocini ha dichiarato: “Sono certo che anche questo percorso collaborativo dell’ateneo con un’altra istituzione del territorio, contribuirà alla crescita del territorio medesimo, facilitando da un lato il trasferimento della conoscenza tra università e sistema produttivo e, dall’altro, ponendo la nostra università come un sistema aperto che recepisce le istanze di imprese istituzioni per orientare al meglio offerta formativa e attività di ricerca.”