Nella seduta di ieri sera e di questa sera sono state approvate in Consiglio comunale, con 20 voti favorevoli e 3 astenuti, le agevolazioni Tari per l’anno 2021, con una riduzione fino al 75% del valore per le attività economiche penalizzate dall’interruzione lavorativa causa Covid. Tali agevolazioni rientrano nella delibera delle tariffe Tari 2021, contenente alcune specifiche riduzioni da applicare alle utenze non domestiche di tutte le attività che, nel corso del 2021, non hanno potuto svolgere regolarmente la propria attività, causa le disposizioni governative legate alla pandemia.  

Riduzione Tari. Uno sgravio applicato direttamente alle utenze non domestica della tassa rifiuti, con il riconoscimento di un 75% di sconto della quota fissa e variabile a tutte le attività che sono rimaste completamente chiuse (impianti sportivi, alberghi, ristoranti, trattorie, bar, agenzie viaggi, cinema e teatri, campeggi, musei, biblioteche, scuole, luoghi di culto), causa disposizioni anti Covid. Riduzione del 48% della quota variabile è invece riconosciuta a tutte le attività che, nei primi mesi del 2021, in modo saltuario, sono state costrette ad una sospensione temporanea del lavoro (negozi di abbigliamento, calzature, librerie, parrucchiere, estetiste, falegnami, idraulici, elettricisti). Lo sgravio è applicato sui soli costi Tari e non sulla quota fissa. 

Le novità sulle agevolazioni Tari introdotte per l’anno 2021 sono state illustrate all’aula dall’assessore ai Tributi Francesca Toffali. “Una scontistica diretta, del 75 sul totale della Tari oppure del 48% sulla parte variabile, a seconda della casistica di danno subito con le chiusure dalle utenze non domestiche – sottolinea l’assessore ai Tributi –. L’operazione di defiscalizzazione applicata dal Comune ha valore complessivo di 5.777.000 euro. Tutte risorse che andranno a coprire i mancati introiti collegati ai periodi di chiusura degli esercizi, sarà un aiuto diretto a tante attività economiche veronesi. Si tratta di ristoranti, bar, alberghi, ma anche parrucchieri, estetiste. Attività che, in modo prolungato o saltuario, non hanno potuto lavorare regolarmente nel corso del 2021. Inoltre, sono state inserite le agevolazioni sociali per le categorie fragili delle utenze domestiche”. 

Con 21 voti favorevoli, 2 contrari e 3 astenuti sono state approvate le modifiche ad alcuni articoli del regolamento per la disciplina della Tassa rifiuti – Tari.    Secondo la nuova formula, illustrata all’aula dall’assessore ai Tributi Francesca Toffali, sono: ‘Urbani’ tutti i rifiuti indifferenziati o differenziati di origine domestica, nonché quelli provenienti da altre fonti, simili per natura e composizione ai rifiuti domestici, i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade e svuotamento dei cestini, i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade pubbliche ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico, i rifiuti della manutenzione del verde pubblico, nonché i rifiuti risultanti dalle pulizie dei mercati e i rifiuti provenienti da aree cimiteriali, esumazioni ed estumulazioni. Sono ‘Speciali’ i rifiuti che si producono sulle superfici destinate ad attività agricole e connesse, nonché, i rifiuti delle attività di costruzione e demolizione, di recupero e smaltimento rifiuti e i veicoli fuori uso. Le superfici su cui insistono le predette attività non possono conferire alcun rifiuto al servizio pubblico e sono escluse dalla tassa in quanto produttive solo di rifiuti speciali.

Restano invece tassabili le superfici (mense, uffici, servizi) che non hanno alcun collegamento. I rifiuti della produzione sono sempre tutti speciali a prescindere dalla tipologia merceologica e della prevalenza rispetto agli urbani. Detti rifiuti non sono conferibili al pubblico servizio e sono generati nelle aree in cui avviene la trasformazione della materia, nei magazzini delle materie prime e merci funzionalmente ed esclusivamente collegati al processo produttivo industriale e pertanto, le predette superfici sono escluse dalla tassa. Per le aree delle attività industriali diverse da quelle di lavorazione e dai magazzini collegati al processo industriale, vigono invece le regole ordinarie in merito alla presunzione di produzione di rifiuti urbani (uffici, mense, spogliatoi). Inoltre, per le utenze non domestiche, è prevista la possibilità di conferire al di fuori del servizio pubblico i propri rifiuti, a condizione che gli stessi siano destinati al recupero e che tale scelta dovrà durare per un periodo di almeno 5 anni. 

Approvato, con 21 voti favorevoli e 3 contrari, anche il piano finanziario 2021 del bacino “Verona città”, per la gestione integrata dei rifiuti urbani, con la definizione dei criteri di riconoscimento dei costi efficienti e di investimento del servizio integrato dei rifiuti. Il Consiglio di Bacino è l’autorità competente, come previsto dalla normativa attualmente vigente, per l’approvazione del Piano Finanziario dei costi del servizio di gestione integrata dei rifiuti, al fine di determinare successivamente le tariffe della tassa rifiuti. Il documento è stato illustrato all’aula dall’assessore sulle materie connesse al funzionamento del Consiglio di bacino Verona città Stefano Bianchini. 

Questa sera i lavori dell’aula sono ripresi. In Consiglio comunale l’esame di due nuovi regolamenti per il trattamento dei dati personali raccolti attraverso i sistemi di videosorveglianza presenti in città. Entrambi i documenti sono stati illustrati dall’assessore ai Servizi sociali Maria Daniela Maellare. Il primo, approvato con 27 voti a favore e 5 astenuti, tutela tutti quei dati raccolti nell’ambito del monitoraggio del traffico urbano e della sorveglianza del patrimonio comunale. Il secondo, approvato all’unanimità con 32 voti favorevoli, assicura che i dati registrati dalle telecamere siano finalizzati esclusivamente alla sicurezza urbana, compresa la lettura delle targhe dei veicoli e quanto registrato da dispositivi come le colonnine SoS o apparecchiature analoghe. Il Comune resta il titolare dei dati raccolti. I lavori sono proseguiti con l’esame di alcune mozioni. 

Ad inizio seduta, invece, è stato commemorato l’ex consigliere e assessore Giulio De Boni, scomparso a inizio giugno. A ricordarlo l’onorevole Wilmo Ferrari, che ha sottolineato come se ne sia andato ‘un altro pezzo di quel vecchio mondo politico che per oltre tre decenni ha dato alle Istituzioni solidi principi e una chiara visione progettuale’.