L’anno scorso in questo periodo il virus quasi non girava più. Adesso invece gira. I contagi sono aumentati del 51,5% solo nell’ultima settimana. Non siamo ai livelli d’allarme, ma di preoccupazione sì. La variante indiana (delta) è molto più contagiosa di quella che girava nel 2020 (alpha).  I positivi sono aumentati, specie nelle fasce giovani, ma fortunatamente non i ricoveri ospedalieri e i morti. E questo è confortante.  E poi, a differenza dell’anno scorso ora abbiamo i vaccini. In Veneto nelle ultime 24 ore ci sono stati 76 nuovi casi che portano i contagiati totali da inizio pandemia alla cifra di 426.489 e i morti a 11.622.

Finora gli italiani con più di 12 anni vaccinati con due dosi sono 24 milioni. Il che significa che ci sono ancora 36 milioni che devono vaccinarsi o completare l’immunizzazione con la seconda dose. Fra questi 2 milioni e mezzo di over 60, che sono notoriamente più esposti all’infezione. L’immunità di gregge ( 70/80% di immunizzati) è ancora lontana.

A questo proposito ottima l’iniziativa del sindaco di Verona che farà recapitare a ciascun over 60 non vaccinato una lettera per invitarlo a sottoporsi al vaccino. Fra questi molti non vogliono proprio farlo il vaccino. Al che, anche in base all’andamento della pandemia nelle prossime settimane, sarà opportuno prendere qualche provvedimento di legge per evitare di ripiombare nelle restrizioni a settembre.  La vaccinazione per ora non è obbligatoria. Le autorità sanitarie puntano sulla moral suasion.  Ma se questa non bastasse non è difficile prevedere che in autunno si dovrà tornare alle zone gialle, arancioni e rosse. Per evitare questo, sempre restando nell’ambito della non-obbligatorietà, potranno scattare delle misure mirate a incentivare i vaccini mediante dei divieti mirati: chi non ha completato il ciclo vaccinale non potrà andare in aereo, in treno, in bus, a scuola, allo stadio ecc.