Matteo Faustini è il nuovo presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Verona. Iscritto all’Albo dall’ottobre 1996, 52 anni e già consigliere uscente, Faustini ha ricoperto il ruolo di vicepresidente nel precedente mandato e dal 2014 al 2017 è stato membro del consiglio di disciplina dell’Ordine. All’architetto Faustini il compito di guidare i 2200 architetti iscritti all’Ordine scaligero per il quadriennio 2021-2025. Da gennaio 2021 è dirigente dell’area tecnica del Comune di Villafranca, dopo essere stato dal 1999 dipendente dei Comuni di Caldiero, Bovolone e San Pietro in Cariano, dove ha ricoperto l’incarico di responsabile dell’ufficio tecnico comunale.
Nel direttivo che lo coadiuverà nominati due vicepresidenti, Paola Bonuzzi, nuova eletta, e Cesare Benedetti, al suo secondo mandato da consigliere. Come nuovo segretario dell’Ordine è stata designata Chiara Tenca, alla sua seconda esperienza in consiglio, mentre Tesoriere è il consigliere uscente Leonardo Modenese. Nel nuovo consiglio altre quattro donne architetto: confermata l’uscente Francesca Piantavigna, e nuove elette Federica Guerra – redattrice della Rivista ArchitettiVerona – Roberta Organo e Paola Tosi per la sezione Architetti Junior. Al secondo mandato i consiglieri Cesare Benedetti, Michele De Mori, Leonardo Modenese ed Enrico Savoia, accanto ai nuovi ingressi di Andrea Alban, Andrea Galliazzo, Fabio Pasqualini e Alberto Vignolo, direttore della Rivista ArchitettiVerona.
Il programma di Faustini sta in una sola parola: Valori, che diventa l’acronimo di una visione. Dare Valore alla professione e alle politiche di equo compenso; Azione, per dare servizi agli iscritti, potenziare la formazione e favorire la partecipazione alle attività attraverso le commissioni tecniche dell’Ordine. Al centro del programma poi il Lavoro per un confronto efficace con gli interlocutori pubblici e privati in vista di un miglioramento del contesto e delle procedure lavorative. Opportunità, Riqualificazione e Identità sono le ultime tre parole chiave che chiudere “il percorso dei valori”. Pari opportunità e sostegno ai giovani iscritti come connessione tra professionisti e mercato per creare nuove possibilità professionali, soprattutto nel post pandemia; riqualificazione per promuovere una progettazione ecosostenibile, nel costruito e nella mobilità urbana. A chiudere, ma cuore della professione, l’affermazione dell’identità tecnico-umanistica dell’architetto: di fronte alla crisi delle professioni intellettuali, il rinnovamento passa dal ritorno alle radici.
Prosegue nel segno della continuità il mandato che mi viene affidato”, ha detto Faustini. “Il mio impegno e quelllo del Consiglio sarà porre grande attenzione al ruolo della professione e della figura dell’architetto, che deve tornare ad essere centrale nella discussione e nel dibattito pubblico, non solo per il governo del territorio ma anche e soprattutto nel rapporto con la città. La professione al centro con lo sguardo alle nuove generazioni che si apprestano a intraprenderla e che sono spinti invece a guardare oltre l’Italia per un futuro possibile. Competenze, merito e sostenibilità reddituale le priorità, accanto alla predisposizione di un progetto ampio per gli iscritti sul fronte dei servizi offerti, della formazione e della partecipazione alla vita ordinistica”. Congratulandosi con il nuovo Consiglio il presidente uscente Amedeo Margotto ha sottolineato l’importanza di lavorare con responsabilità per il bene comune, ponendo al centro dell’impegno rapporti umani e senso di responsabilità, per rendere la professione sempre più autorevole.