Salvini è tornato a Verona. Precisamente è andato a S.Giovanni Lupatoto per sostenere la candidatura del sindaco uscente Attilio Gastaldello che si ripresenterà alla comunali di ottobre. Era dal 5 giungo scorso che non veniva nella nostra città. Una visita che aveva lasciato il segno perché, parlando alla dirigenza leghista al Liston 12, aveva ri-candidato Sboarina per i prossimi cinque anni. Da allora però qualcosa è cambiato. Il sindaco uscente nel frattempo ha aderito a FdI. Perciò era interessante capire se la posizione di Salvini nei confronti della ricandidatura fosse rimasta la stessa o avesse cambiato idea.
«Io sono interessato al futuro di Verona – ha dichiarato in proposito il leader del Carroccio- non a quello dei singoli. Al momento opportuno ognuno farà le sue scelte.» Una dichiarazione molto diversa da quella di un mese e mezzo fa. Di fatto una presa di distanza da Sboarina. Un evidente passo indietro dato che se “al momento opportuno ognuno farà le sue scelte” vuol dire che le scelte non sono ancora state fatte. O meglio, sono state riviste dopo la decisione di Sboarina di andare con la Meloni. Il che cambia un quadro che pareva scontato: Lega, FdI e civiche di centrodestra con il sindaco uscente, Tosi per conto suo e la sinistra dall’altra parte.
Se anche risultassero privi di fondamento i rumors di un riavvicinamento Tosi-Lega, la posizione di quest’ultima per la ricandidatura di Sboarina, dopo la dichiarazione di Salvini di oggi, non può più essere data per scontata. Anche a Verona, come a livello nazionale, si sta profilando un’incrinatura dei rapporti fra FdI e la Lega. Cosa non buona per l’unità del centrodestra che, come ben sappiamo, è la condicio sine qua non per vincere. A Verona come in Italia.