Da quando era abortito il progetto di Tosi di costruire un traforo per completare l’anello di tangenziali attorno a Verona nessuno ne aveva più parlato. A dire il vero s’era parlato di sostituire la galleria “lunga” con una “corta”, per snellire il traffico nella strozzatura del Teatro Romano, ma si trattava solo di parole, nulla di concreto.
Oggi l’annuncio del sindaco Sboarina e del suo vice Zanotto: l’amministrazione non si è dimenticata di uno dei principali problemi della viabilità cittadina. Semplicemente s’era ritrovata davanti ad «un cadavere- come Sboarina ha definito il progetto tosiano – che era impossibile rianimare». E quindi s’è dovuto ricominciare tutto daccapo. Così per realizzare una strada urbana di collegamento tra la Valpolicella e la Valpantena secondo le indicazioni del Pums (piano urbano di mobilità sostenibile) l’amministrazione mette a disposizione 150 mila euro, finanziati dal Ministero delle Infrastrutture, per un’indagine di mercato che individui un soggetto in grado di fare un progetto di fattibilità nel giro di 180 giorni. Stavolta però il metodo è opposto a quello di Tosi, ha detto non senza una venatura polemica il sindaco. Invece di fare annunci e poi magari ritrovarsi nell’impossibilità di realizzare quanto promesso, l’amministrazione Sboarina ci va coi piedi di piombo. E la prima cosa da fare è verificare la sostenibilità ambientale e finanziaria dell’opera, che consisterà un una strada “tipo tangenziale” che, passando sotto le Torricelle con una “galleria ad una canna” concepita per il solo traffico leggero, collegherà la parte est della città e quindi con la Valpantena, con la parte nord fino alla Valpolicella con degli svincoli che sboccheranno su due rotatorie, una in via Mameli all’altezza dell’incrocio per Avesa-Quinzano e l’altra in via Ca’ di Cozzi.
L’arteria che scorrerà a nord avrà anche il compito discaricare il traffico che oggi grava su via Mameli. Il tutto, ha precisato Zanotto, perché questa amministrazione che ha dimostrato particolare attenzione alla mobilità alternativa, con l’allestimento delle piste ciclabili, non dimentica che gran parte degli spostamenti avvengono in auto. L’obiettivo – intelligente- è di fare in modo che ciascuno quando esce di casa possa decidere il mezzo più idoneo a raggiungere la destinazione: bus, bici o auto. Fra 180 giorni sapremo se finalmente il famoso completamento delle tangenziali a nord della città si può fare.