Carlos Taberner, numero 104 del mondo nel ranking ATP; Salvatore Caruso, numero 110 del mondo; Paolo Lorenzi, Lorenzo Giustino; Gastao Elias, già numero 45 al mondo; Teymuraz Gabashvili, già numero 30 al mondo; Matteo Viola: sono questi alcuni dei nomi dei partecipanti agli Internazionali di Tennis di Verona (16-21 agosto prossimi, sui campi dell’AT-Verona), tappa del ATP Challenger Tour-80. Si tratta delle prime conferme: «Oltre a sei giocatori fra i primi 200 al mondo, sono moltissimi infatti i professionisti che hanno chiesto di partecipare al Torneo scaligero – sottolinea il direttore della manifestazione e co-organizzatore, Viktor Galovic – . L’Italia e Verona sono mete ambite e il fatto di partecipare al primo Internazionale che si svolge dopo trent’anni in questa città ha aumentato il richiamo della manifestazione. Decideremo nei prossimi giorni gli ulteriori ingressi così come l’assegnazione delle wildcard».
Si è svolta oggi – qui il nostro video – la conferenza stampa di presentazione degli Internazionali di Tennis di Verona nel corso della quale sono state illustrate le novità della manifestazione che inizierà ufficialmente il 14 agosto col sorteggio del tabellone; il 15 e il 16 si terrà il girone di qualificazione e sempre il 16 inizierà il Torneo vero e proprio.
«Sarà una “festa del tennis” – aggiunge Carlo Piccoli, organizzatore degli Internazionali -: abbiamo deciso di lasciare l’ingresso libero in modo da consentire soprattutto ai giovani appassionati di questo sport di assistere alle gesta dei professionisti così da poter apprenderne dal vivo tecniche e “segreti”. Ovviamente, l’ingresso sarà regolamentato in base alle disposizioni anti-Covid con green pass e con una struttura dedicata per eseguire tamponi rapidi. Gettiamo le basi oggi per una presenza duratura del “grande tennis” a Verona e già stiamo lavorando per l’edizione del prossimo anno. Di particolare rilievo, per noi, è anche l’impegno con l’Associazione Ippocampo che studierà, con una equipe di esperti guidata dal professor Leonardo Zoccante, un protocollo di cura dei ragazzi autistici attraverso lo sport del tennis. Un progetto innovativo, che durerà sei mesi, e che speriamo possa portare a grandi risultati nella cura di questo male, cresciuto moltissimo in tempo di pandemia».
Per il sindaco, Federico Sboarina: «Ospitare gli Internazionali di Tennis ha per Verona un doppio significato. Il primo è che la nostra città ritorna ad essere la casa di un importante evento per uno sport che, negli anni passati, ha disputato qui tornei con campioni arrivati in cima alle classifiche mondiali ed è sicuramente tra i più seguiti e praticati nel nostro territorio. Il secondo motivo è la conferma di Verona come capofila di molte ripartenze. Lo stiamo facendo con la cultura, ma anche con lo sport, ospitando eventi di caratura mondiale. Per questo motivo sono orgoglioso di questa occasione e ringrazio VK Events, società titolare dei diritti ed organizzatrice del torneo, e l’Associazione Tennis Verona che ospita la manifestazione, ma anche di tutti gli appassionati e volontari che, in occasioni come queste, dedicano il loro tempo e le energie affinché tutto possa andare nel miglior modo possibil».
Un ringraziamento è arrivato anche dalla Federazione Italiana Tennis, per Mariano Scotton responsabile Veneto: «E’ motivo di grande orgoglio per la Federazione del Veneto vedere come, dopo due anni così travagliati, si torni a giocare e ad ammirare grande tennis. Soprattutto nella cornica bellissima dell’ATV. Questo è un momento d’oro per il tennis della nostra regione con un boom di tesserati, già più di 40mila quest’anno, record storico, e oltre mille200 società sportive. Che gli Internazionali di Verona siano di buon auspicio per la crescita ulteriore del nostro sport».
Per Lidia Carol Gerones, vicepresidente dell’ATVerona: «E’ un grande onore per noi ospitare gli Internazionali di Tennis che chiudono due anni di “chiusura” e avviano la ripartenza dello sport nella nostra Città. Sarà un evento importante, dopo oltre trenta anni di attesa, e sarà senz’altro un grande stimolo per i tanti giovani atleti che si sono avvicinati a questo bellissimo sport».