Non si arresta l’ondata di caldo che sta colpendo in questi giorni l’Italia e a Verona, oltre a oggi, sono altri tre i giorni con l’allerta, dovuta a temperature massime percepite nelle ore di punta fino a 37 gradi. Il bollettino della Protezione civile diramato in queste ore prevede infatti due giornate di pre allerta gialla, oggi e domani, con temperature alle 14 sui 33 gradi (percepite fino a 36 centigradi). Mentre sabato 14 agosto sarà invece giornata di allerta arancione, con i termometri che raggiungeranno i 35 gradi, facendone percepire ai cittadini 37. Molto alte anche le temperature minime che già alle 8 di domani e dopodomani supereranno abbondantemente i 20 gradi. Un caldo africano che persiste e che può rappresentare un rischio per la salute, in particolare per i soggetti più deboli.

Il Comune di Verona. E’ allertato con la Protezione civile e con i Servizi sociali pronti ad intervenire laddove ce ne fosse bisogno. Quest’ultimi, infatti, seguono nel corso di tutto l’anno circa 1300 nuclei di anziani, con l’erogazione di servizi di assistenza e di consegna pasti a domicilio. Inoltre, circa 600 anziani usufruiscono 365 giorni all’anno del servizio Telesoccorso/Telecontrollo erogato dalla Regione attraverso i Centri sociali territoriali.
Infine, attraverso il progetto ‘Lo so che non sono solo”, avviato lo scorso anno dal Comune, circa 150 anziani veronesi con più di 80 anni e che vivono da soli, vengono monitorati con telefonate degli operatori formati. Un modo per non farli sentire soli e per sostenerli nei piccoli o grandi problemi. 

I cittadini che desiderano aderire all’iniziativa o avere maggiori informazioni, possono farlo telefonando al numero verde gratuito dello Sportello Sì del Comune di Verona (800085570) o chiamando le segreterie dei Centri Sociali Territoriali.

Anche quest’anno, inoltre, a tutela della popolazione più anziana il Comune ha provveduto alla distribuzione, dal mese di giugno, di oltre 10 mila copie dell’opuscolo cartaceo ‘Estate anziani 2021’, giunto alla diciottesima edizione.

Il vademecum viene predisposto per dare un supporto ai cittadini non più giovanissimi che si trovano a trascorrere in città buona parte dei mesi estivi. Uno strumento ad hoc, che contiene informazioni, numeri di emergenza, indirizzi, utili per l’emergenze e per la gestione quotidiana della giornata.
Sempre attivo, con servizio di ascolto H24, il numero verde ‘Famiglia sicura’ 800535535.
Infine, a disposizione della cittadinanza anche la Centrale operativa della Polizia locale, con servizio H24 al numero 045 8078828.

Da parte della Protezione civile, invece, il bollettino emesso quotidianamente dal Ministero della Salute viene inviato a tutti gli organi comunali competenti e a tutte le farmacie presenti sul territorio, affinché sensibilizzino i cittadini sulla situazione meteorologica in corso e sulle precauzioni da adottare. Ciò grazie alla campagna ‘Ondata di calore’ che la Protezione civile avvia nel periodo estivo, da giugno a settembre, per essere preparati a gestire eventuali situazioni di rischio.

Prosegue anche la diffusione dello speciale vademecum predisposto ad inizio estate dal Dipartimento di Epidemiologia SSR – ASL RM 1, Sistema Nazionale di PrevisioneAllarme per ondate di calore del Ministero della Salute, con le indicazioni di ‘Come proteggersi dal caldo durante l’epidemia’.

“Resta alta l’attenzione – spiega l’assessore alla Protezione civile Marco Padovani – e la macchina operativa del Comune è attiva sia per interventi diretti dia sul fronte dell’informazione alla popolazione. Il caldo anomalo registrato in questi giorni a Verona, come in tutto il Paese, impone di continuare a monitorare il territorio, ma soprattutto le categorie più fragili, come gli anziani. Lo facciamo anche con il grande supporto delle farmacie, alle quali la Protezione civile ogni giorno invia il bollettino per sensibilizzare sui rischi del caldo e soprattutto sull’importanza di seguire comportamenti corretti.
Vi fosse la necessità, siamo comunque pronti anche per situazioni di emergenza o per dare supporto nei luoghi più sensibili, come ad esempio i centri vaccinali”.