Questa è bella. Sembra una barzelletta o, come si dice, una fake news. E invece è tutto vero. Si tratta della Festa de l’Unità. Per la precisione della festa de l’Unità di Fiesole. Il manifesto con tanto di simbolo del partito e menù coi prezzi è accompagnato da un altro avviso cartaceo nel quale si avvisano i “compagni” che non possono pagare col Pos. Ora, un guasto può capitare a tutti, ci mancherebbe. Ma che dal 28 luglio al 1 agosto “l’allegra macchina da guerra” del Pd non sia stata in grado di far funzionare o sostituire l’onnipresente ed indispensabile macchinetta per il bancomat è quantomeno poco credibile. Soprattutto perché è proprio dal Pd che è partita la battaglia contro il contante. E’ proprio dal Pd che è uscita l’insana proposta del cash-back e della lotteria degli scontrini miseramente fallite.
E’ il Pd che da anni, con la scusa della lotta all’evasione fiscale, batte il chiodo per rendere tutti pagamenti tacciabili. Secondo loro si dovrebbe pagare solo con bancomat, carte di credito e bonifici. Il contante sarebbe roba superata. Così oltre che pagare commissioni a raffica alle banche ad ogni piè sospinto, dipenderemmo in tutto e per tutto dagli istituiti di credito e dalle diaboliche macchinette mangia-carte. E quando si rompono? Come è accaduto alla Festa de l’Unità di Fiesole, come la mettiamo? Immaginiamo che i”compagni” abbiano dovuto usare la tanto criticata moneta e le banconote. Sempre a non voler pensar male, che si predichi bene contro l’evasione fiscale e poi si razzoli male… e si rompa la macchinetta.