“Il Veneto è stata la prima Regione ad attivare il programma comunitario e nazionale Garanzia Giovani e oggi è ai primi posti nella classifica delle Regioni italiane per numero di adesioni. Con 53.417 contatti avviati da maggio 2014 a oggi, 22.874 patti di servizio sottoscritti e già 6968 giovani che hanno attivato un percorso di formazione o un tirocinio, Garanzia Giovani in Veneto si dimostra una opportunità significativa per avvicinare mondo della scuola e mondo del lavoro e contrastare la disoccupazione giovanile”.
Elena Donazzan, assessore al lavoro e alla formazione della Regione Veneto, presenta con soddisfazione il bilancio del primo anno di Garanzia Giovani in Veneto, il programma di orientamento e formazione per i cosiddetti ‘neet’, l’acronimo inglese che indica i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non figurano nemmeno nelle liste dei centri per l’impiego.
Su un totale nazionale di 807 mila giovani contattati e 485.327 patti di servizio (vale a dire ‘contratti’ formativi sottoscritti), in Veneto i giovani ‘agganciati’ da Garanzia Giovani sono stati 33.385: di questi 30.448 hanno siglato il patto formativo-occupazionale.
Il 17% si è già concluso, una percentuale analoga è stato disdettato perché il giovane ha cambiato idea o residenza, ma ben 22.874, cioè 3 su 4 dei giovani ‘ingaggiati, sta seguendo un’attività di tirocinio o di formazione o un progetto di autoimprenditorialità. [//]Sono quasi 7 mila le aziende venete coinvolte che hanno messo a disposizione personale, laboratori e mezzi per tirocini, corsi di formazione, esperienze di apprendistato.
I finanziamenti pubblici (di fonte statale e comunitaria) assegnati alla Regione ammontano a 83 milioni di euro per l’anno in corso, di cui 72 già stanziati (pari all’86%) e 5 milioni per il bonus occupazionale alle aziende. Con questi fondi la Regione ha già attivato 629 progetti di inserimento lavorativo (6 mila destinatari e 4.300 aziende coinvolte), 18 progetti di settore (con 2500 aziende che hanno accolto un tirocinante), 54 progetti di formazione professionale per il 4° anno (mille giovani e 580 aziende coinvolte), 7 progetto di autoimprenditorialità (45 destinatari e 30 aziende coinvolte).
“In media il 40 per cento dei giovani che partecipano ai progetti attivati da Garanzia Giovani trova lavoro al termine del percorso”, riassume Matteo Gregolin, amministratore delegato dell’agenzia Job Select, uno dei centri privati di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro che affianca i Centri pubblici per l’impiego nell’organizzazione regionale di Garanzia Giovani. A promuovere Garanzia Giovani sono anche le imprese.
Marina Beggio, imprenditrice e delegato di Confindustria Veneto al settore ‘education’, sottolinea la novità del programma che mette insieme centri per l’impiego e agenzie private di collocamento: “I giovani di scoraggiano di fronte alle code nei centri pubblici per l’impiego, hanno bisogno di essere accompagnati e orientati, spesso rimotivati”.
E Nadia Rubin, manager risorse umane di piccole e grandi aziende, conferma: “I ragazzi sono spaesati quando escono dalla scuola, non sanno le loro competenze. Cercano posti di lavoro da manager e non sanno che si deve cominciare dalla gavetta, anche sporcandosi le mani. Le aziende quando assumono non guardano solo al curriculum vitae, chiedono persone con competenze trasversali, conoscenza delle lingue, disponibilità a imparare e a viaggiare, passione e spirito di sacrificio”.
Una conferma indiretta arriva anche da una dei giovani protagonisti di Garanzia Giovani, Suzanne Van Der Borg, veneziana di padre olandese, una laurea in materie culturali con il sogno nel cassetto di lavorare in una galleria d’arte. “Grazie a Garanzia Giovani ora faccio parte del progetto per ‘innovatori culturali’ attivato con l’università Ca’ Foscari di Venezia e sto per iniziare il tirocinio in un’azienda trevigiana di promozione turistica e culturale. Mi servirà per fare quel passo che mi manca tra università e mondo del lavoro”.
“Sono questi gli obiettivi a cui punta Garanzia Giovani in Veneto”, evidenzia l’assessore Donazzan, che ha scelto di presentare il bilancio del primo anno di Garanzia Giovani a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, nell’ambito del festival regionale della Ristorazione (concorso tra gli istituti professionali della ristorazione che vede confrontarsi per tre giorni 200 aspiranti chef di 16 centri formativi veneti) e del ‘Boot camp’, giornate di orientamento e di addestramento esperienziale per 500 ragazzi che hanno aderito a Garanzia Giovani.
“In Veneto, a differenza di altre regioni, il programma funziona –conclude Donazzan – perché abbiamo un solido sistema di formazione professionale, un tessuto imprenditoriale di piccole e medie imprese e di distretti disponibili a investire sui giovani, e abbiamo creato un sistema sinergico tra centri pubblici per l’impiego e agenzie private di collocamento. Siamo riusciti a creare un contesto favorevole e i risultati si vedono: in Veneto il tasso di disoccupazione giovanile si attesta al 25 %, la metà di quello nazionale”.