Bilancio in attivo per ANCE Verona: approvati sia il rendiconto consuntivo 2016 che il bilancio preventivo del 2017 dall’Assemblea Privata delle Imprese locali Associate del comparto delle costruzioni, tenutasi venerdì 26 maggio nella tenuta Santa Cristina dell’Azienda Zenato, a Peschiera del Garda. A testimoniare [//]l’importanza dell’appuntamento, la presenza del Presidente di Ance Nazionale, Gabriele Buia. “Rivolgo al presidente Buia uno speciale apprezzamento per aver accettato di raccogliere la difficile eredità lasciataci dal compianto Ing. De Albertis, mettendosi a disposizione del Sistema Associativo e portando avanti le istanze delle nostre imprese in un momento così difficile.”, ha ricordato con commozione il presidente di Ance Verona Fortunato Serpelloni. Grande soddisfazione per i risultati positivi del bilancio, in controtendenza rispetto al trend nazionale tuttora in contrazione che testimonia una gestione finanziaria scrupolosa e virtuosa delle risorse e un processo di razionalizzazione e ottimizzazione avviato da anni con lungimiranza, con l’obiettivo di garantire ancora maggiore efficienza e servizi a imprenditori e lavoratori del comparto. Il clima emerso in sede di incontro è quindi di cauto ottimismo: secondo le stime di Ance l’andamento del mercato costruzioni è in crescita rispetto al 2016. Ancora in stallo gli investimenti nel nuovo (si è passati da -3,0% nel 2016 a -2,1% nel 2017), mentre crescono gli investimenti per interventi di recupero e ristrutturazione (+ 2,0% nel 2016 sul 2015 ed è previsto un +1,7% nel 2017 sul 2016). “Come sosteniamo da molto, e i dati lo confermano, gli interventi di ristrutturazione e di riqualificazione rappresentano e rappresenteranno sempre di più una parte preponderante del mercato. Il Piano Casa del Veneto è stato prorogato fino al 31 dicembre 2018, con nostra grande soddisfazione anche grazie all’azione dell’Associazione.” – ha sottolineato il Presidente di Ance Verona, Fortunato Serpelloni – “Da segnalare inoltre il provvedimento regionale che mira a ridurre progressivamente il consumo di nuovo suolo, in linea con l’obiettivo fissato a livello europeo di azzerarlo entro il 2050 e di cui condividiamo gli obiettivi. E stiamo incontrando i candidati Sindaco alle prossime elezioni amministrative ai quali abbiamo chiesto impegni concreti che possano consentire al settore di trovare opportunità di lavoro, primo tra tutti un programma serio che preveda progetti di riqualificazione urbana e il riuso dei contenitori dismessi, anche con riferimento al progetto di legge regionale sul consumo di suolo.” Lo stesso presidente di Ance Nazionale, Gabriele Buia ha tenuto a sottolineare l’interesse primario nei confronti del tema della rigenerazione urbana come importante volano per la ripresa del settore: “Abbiamo presentato una proposta di legge sulla rigenerazione, un progetto concreto per il cambiamento in cui crediamo fermamente. Le abitudini degli italiani stanno cambiando e cresce la sensibilità nei confronti di questo tema. Sono convinto che da questo punto di vista, Verona abbia delle ottime possibilità.” Per il terzo anno consecutivo, il mercato immobiliare residenziale in Veneto è caratterizzato da dinamiche positive anche grazie al rinnovato interesse del mondo finanziario nei confronti del settore immobiliare: secondo i dati di Banca d’Italia, infatti, nel 2016 i mutui erogati per l’acquisto di un’abitazione registrano, in Veneto, un ulteriore e significativo aumento tendenziale del 19,8% rispetto al 2015. E Verona si pone al 3° posto tra i capoluoghi del Veneto, con un aumento del 18,4%. Infine, nel 2016, rispetto al 2015 si registrano andamenti eterogenei per il comparto dei lavori pubblici (dati Infoplus): nella fascia fino a 150mila euro si segnalano incrementi rilevanti (come a livello nazionale); in aumento anche la fascia da 150-500.000euro (in controtendenza rispetto al dato nazionale). Si allineano invece all’analisi nazionale, le fasce 500.000-1milione, 1,5 milioni, 5-15milioni e 15-25milioni, che registrano forti diminuzioni. L’assemblea è stata inoltre occasione per riflettere sul tema della sicurezza in edilizia e sulle opportunità offerte dal costruire in qualità e ad elevata innovazione tecnologica dal momento che, come ha ricordato il presidente Serpelloni: “A Verona circa il 70% degli immobili necessita di intervento. Nella nostra provincia, i Comuni che si trovano in zona 2, ovvero in area ad elevato rischio sismico, sono 7, mentre 63 si trovano in zona 3 dove è comunque possibile ricorrere al sisma bonus. Si tratta di interventi che richiedono competenze e conoscenze elevate, in considerazione dell’alta innovazione tecnologica che ne è connaturata. Anche per questo motivo, l’Associazione è molto impegnata sul fronte della formazione dei giovani che, in un futuro prossimo, potranno aiutare le nostre imprese nel percorso di adeguamento alle nuove esigenze del mercato. E sempre sulla Formazione è molto attivo anche il nostro Gruppo Giovani con il progetto “Scuola per l’Imprenditoria”: un progetto di sviluppo in sinergia con le altre categorie economiche veronesi, indirizzato ai giovani imprenditori di domani e articolato in più corsi a tema.” Per stimolare la consapevolezza e la sensibilità verso il tema del costruire in qualità in questi anni abbiamo intensificato la collaborazione anche con Adiconsum e Anaci l’Associazione degli Amministratori Condominiali: “Stiamo cercando di trasferire anche al privato pillole di conoscenza che lo stimolino a ricercare il supporto di imprese e professionisti preparati e competenti.” – ha ribadito Serpelloni. “Non siamo soli e il Governo deve capirlo. Il settore ha bisogno di stabilità. E da parte nostra ci stiamo impegnando per riproporci come nuova categoria con una immagine rinnovata. Dobbiamo necessariamente cambiare approccio: essere cioè meno artigiani e più imprenditori. Le imprese devono capire che la qualità del costruire rappresenta un valore aggiunto oltre che una possibilità di crescita del business.” – ha dichiarato il presidente Buia. E a proposito del Decreto Correttivo al Nuovo Codice degli Appalti presentato nelle scorse settimane ha dichiarato: “Si tratta di un correttivo che risulta ulteriormente penalizzato dalla burocrazia e non dobbiamo dimenticare che dove c’è troppa burocrazia si cela la corruzione”. Dello stesso avviso il presidente di Ance Verona: “ Abbiamo espresso sin da subito grande preoccupazione e il decreto correttivo purtroppo non ha risolto i temi di maggior criticità, ovvero le norme sul subappalto e sulle procedure negoziate”. Ance Verona ha inoltre ribadito il proprio impegno concreto e la volontà di contrastare corruzione e illeciti, tra le principali criticità del settore: il 5 maggio scorso insieme a Cassa Edile Verona e Prefettura di Verona ha siglato un protocollo d’intesa “White List” che attiva un rapporto di collaborazione mirato a prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata. Per effetto del protocollo, Ance e Cassa Edile supporteranno le imprese nella compilazione e nell’invio della pratica di iscrizione e rinnovo con un aggiornamento costante sullo stato d’avanzamento della pratica stessa. “È un risultato importante che ha richiesto tre anni di stretta collaborazione con la Prefettura di Verona. Sinergia particolarmente stretta che, ovviamente, ci vede lavorare da anni anche con le rappresentanze sindacali, con un confronto costruttivo mirato a superare insieme le difficoltà, per soddisfare le istanze dei lavoratori cercando di non aumentare il carico contributivo per le imprese.” ha ricordato in chiusura il presidente Serpelloni. Avanza anche il processo di razionalizzazione degli Enti Paritetici: a breve Cassa Edile si trasferirà in via Zeviani, attuale sede di ESEV CPT e di Fondazione Edilscuola, per la creazione di un front office unico. La Cassa Edile di Verona si conferma tra le più virtuose per la gestione e l’erogazione di servizi a lavoratori e imprese. Obiettivi di razionalizzazione hanno accompagnato anche l’unificazione di ESEV CPT in un unico ente. Nell’anno 2016, ESEV CPT ha effettuato 559 visite in 443 cantieri, mentre per quanto riguarda la formazione in materia di salute e sicurezza nel periodo 2015-2016 ha organizzato 169 corsi di formazione obbligatoria con la partecipazione di oltre 2.000 allievi.