Nel periodo del lock down, quegli ottantacinque giorni in cui il nostro Paese si è fermato, il sistema Confartigianato Imprese Veneto ha messo in campo 2,8 milioni di “azioni concrete”. Una vicinanza fatta di assistenza, consulenza e aiuto costante, autorevole, responsabile e tempestivo dedicato agli imprenditori veneti. 2.650.000 le telefonate, email, contatti web avuti nei due mesi e mezzo, 17.300 le istruttorie di indennità e linee di credito processate (contributi a fondo perduto, indennità lavoro autonomo, congedi parentali, bonus babysitter, reddito di emergenza, etc), 133.000 consulenze tributarie, ambiente e sicurezza, gestione personale, 6.600 partecipanti a 88 webinar, 130 incontri istituzionali (Prefettura, Provincie, Comuni, Cciaa, Forze dell’Ordine)”.

“Sono numeri incredibili – sottolinea Agostino Bonomo, presidente di ConfArtigianato Veneto. Ogni nostro socio ci ha contattato, in media, una volta ogni due giorni. Una mole di lavoro garantita tra l’altro, con molto personale in smartworking e, di persona, solo per appuntamento. Una vera impresa resa possibile da un mix tra un messaggio unico e condiviso a livello regionale, con campagne sulla sicurezza, campagne social con hashtag dedicati per il sostegno delle diverse categorie, organizzazione di webinar informativi, creazioni di raccolte fondi, riconversione di produzione per creazione dispositivi di sicurezza”.

“Unità, responsabilità e solidarietà sono stati i principi portanti della nostra azione – afferma Roberto Iraci Sareri, nella foto, presidente di Confartigianato Imprese Verona –. Bene far parte di un sistema solido ed affidabile che ci ha agevolato nell’affiancare gli uomini che fanno impresa, che quotidianamente generano PIL, facendo loro toccare con mano che con le nostre richieste al Governo e alla Regione, siamo al loro fianco per arrivare ad obiettivi condivisi di futuro, che li agevoliamo affinché continuino ad essere protagonisti anche in una nuova stagione attraverso la dotazione di strumenti, provvedimenti, misure, incentivi, che garantiscano la continuità delle loro attività. Ora più che mai, di fronte alle incertezze autunnali, vale lo slogan l’unione fa la forza”. 

“Ora, di fronte alle incertezze autunnali, serve un mix di capacità tattica e di guardare lontano. Dobbiamo – conclude Bonomo – continuare a fare sistema rimanendo punto di riferimento per informazioni, consulenze e interpretazioni di norme, guardando all’interesse generale senza cadere in facili strumentalizzazioni, proponendo soluzioni rispetto ad un ambientalismo positivo come l’occasione data dal 110%. Una iniziativa che lega l’interesse generale alla sostenibilità ambientale a quello particolare di ogni cittadino di risparmiare. Rilanciando una stagione di collaborazione con i Comuni, soprattutto quelli più piccoli, che vanno aiutati a collaborare tra loro”.