Una telefonata per esprimere la solidarietà del Governo, dopo le recenti calamità naturali che hanno duramente colpito la città di Verona. Domenica notte, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiamato il sindaco, garantendo massima attenzione e priorità assoluta all’emergenza meteo. E, come richiesto dal primo cittadino, velocità nei rimborsi dei danni causati dal nubifragio di domenica 23 agosto e dal maltempo delle ultime ore.
Il 25 settembre è la scadenza entro la quale il Comune deve inviare alla Regione e poi al Governo tutti i documenti (di privati, attività produttive e enti pubblici) per il censimento della conta dei danni. Sulla base di questi dati, il Governo stanzierà i fondi. Ancora presto avere il dato definitivo perché i cittadini stanno portando in questi giorni i moduli. E’ cambiato persino il conteggio degli alberi caduti che ha superato quota 1.000, mentre inizialmente si pensava fossero 500.
“Ringrazio il premier – spiega il primo cittadino -, ora quello che più ci preme è che si proceda velocemente con il rimborso dei danni, ed è quello che gli ho chiesto al telefono. Il presidente del Consiglio mi ha assicurato che l’emergenza meteo di Verona è tra le priorità del Governo e che non appena verrà inviata tutta la documentazione, con il censimento dei danni, il Consiglio dei Ministri procederà celermente con i risarcimenti ai veronesi. La città è stata duramente colpita da eventi atmosferici mai visti prima, servono con urgenza nuovi fondi da destinare al ripristino dei numerosi ed importanti danni presenti in molte zone della città e in attività produttive, oltre che abitazioni private. Ci siamo mossi subito, assieme al presidente della Regione, che ha dichiarato lo stato di calamità, e siamo stati ascoltati. Questa è la dimostrazione che quando si è capaci di fare gioco di squadra per il territorio, facendo sentire la propria voce, anche il Governo arriva e interviene. I danni sono ingenti, per far un bilancio bisognerà aspettare il 20 settembre quando si chiuderà la raccolta dei moduli presentati dai cittadini. E’ ancora presto per dare un numero, basta l’esempio delle piante cadute che inizialmente si pensava fossero circa 500 ora la conta ha già superato quota mille”.