(di Marco Danieli) Si concludono, con un inimmaginabile successo, le 11 serate areniane dello straordinario Festival d’estate 2020. Un Festival – qui il video della conferenza stampa di questa mattina – interamente dedicato ad Ezio Bosso che fin dall’inizio ha seguito con grande vicinanza ed affetto la nascita di questa straordinaria edizione. L’Arena di Verona si conferma anche in quest’anno di emergenza sanitaria, il palcoscenico all’aperto più capiente e frequentato del mondo con una media di circa 2.000 spettatori e un incasso medio superiore ai 100.000 euro per ogni serata. Dal 25 luglio al 29 agosto il pubblico ha potuto vedere e ascoltare un cast di star mondiali, 10 direttori, 1 giovane solista di fama internazionale, 57 voci tra le migliori al mondo, di cui ben 12 al proprio debutto nell’anfiteatro veronese tra giovani di talento e grandi artisti affermati finalmente giunti in Arena.
Il Sindaco Federico Sboarina ha commentato: “Il pubblico ha capito e apprezzato il nostro impegno ed è per questo che già da ora siamo al lavoro per realizzare un Festival 2021 altrettanto storico. La strada della qualità che ho voluto intraprendere tre anni fa è la via maestra da non abbandonare e quella che porta le maggiori soddisfazioni, come quelle di quest’anno. Il nostro teatro si conferma punto di riferimento internazionale per la lirica e gli spettacoli di alto livello”.
La Sovrintendente Cecilia Gasdia dedica l’intero Festival al grandissimo Maestro e Amico Ezio Bosso, venuto a mancare il 15 maggio 2020: “Per primi in Italia abbiamo immaginato un Festival nuovo, come non lo si era mai visto in 107 anni di storia, prima che vi fosse una reale previsione sulla possibile riapertura dei teatri. Ed il mio più grande e commosso ringraziamento va ad Ezio Bosso, musicista e amico, cui abbiamo dedicato questo Festival straordinario: lui, che doveva essere sul podio della Nona sinfonia di Beethoven, nelle settimane di stop forzato ci è sempre stato vicino, con una forza d’animo inesausta e propositiva. Anche a lui dobbiamo la creazione di questo palcoscenico centrale con un coro a 360 gradi: un simbolico “abbraccio alle moltitudini”, come recita l’Ode alla gioia di Schiller che avrebbe dovuto dirigere.”
Nonostante le forti e giuste restrizioni, Fondazione Arena ha mantenuto l’impegno preso con i propri lavoratori, i sostenitori, il pubblico, la città ed il territorio, creando uno dei festival più straordinari nel panorama teatrale, culturale e turistico del 2020.
Per il DG Gianfranco De Cesaris: «Ricorderemo questa stagione come la stagione della Responsabilità e della Consapevolezza. Responsabilità nel senso che FAV è al centro di una comunità di donne e uomini, artisti, lavoratori, aziende dell’indotto e città tutta, rispetto alla quale si è sentito fortissimo il richiamo di fare qualcosa e non rimanere in disparte, vittime rassegnate della pandemia. Con coraggio e con il contributo di tutti abbiamo messo in scena queste 11 serate che rimarranno nella storia della Fondazione, per l’unicità della proposta e per l’eccezionalità della situazione nella quale si sono svolte. Consapevolezza perché gli accadimenti di quest’anno evidenziano in maniera definitiva quanto la Fondazione Arena di Verona sia fondamentale punto di riferimento culturale e motore economico della nostra amata Città».