(di Marco Danieli) Questa mattina presso il bar degli artisti, il presidente di Fiab Verona Corrado Marastoni e il vicepresidente Giorgio Migliorini, hanno tenuto una conferenza stampa – qui il nostro video – sui dati migliori degli ultimi 6 anni. Nel 2019 è stato infatti registrato un aumento di bici del 27%. Basta girare per le strade della città per capire che la mobilità veronese si sta evolvendo e sta prendendo una piega molto più ecologica. I monopattini elettrici e i recenti percorsi per le biciclette ne sono la prova.
L’annuale rilevazione Fiab Verona ai 9 varchi di accesso alla città mostra quest’anno un deciso aumento del numero dei ciclisti urbani in circolazione: martedì 15 settembre dalle 7 alle 9.30 i volontari Fiab hanno infatti contato 5.438 passaggi di biciclette, il 27% in più rispetto ai 4.281 rilevati nel 2019, che fu peraltro un anno di forte flessione. Si tratta comunque del migliore risultato dal 2015. Gli incrementi, rispetto allo scorso anno, vanno da un minimo del 10% registrato a Ponte Nuovo ad un massimo del 54% registrato a Ponte Aleardi. Significativi anche gli aumenti in Corso Milano (+37%) e in Viale Piave (+40%).
Le nuove corsie ciclabili sono state pensate per gli studenti al fine di incentivare l’utilizzo di mezzi ecosostenibili e fare arrivare gli alunni a scuola in sicurezza. Si trovano a Chievo, in via Berardi, per gli istituti Berti e Provolo; in circonvallazione Maroncelli, per le Bettelloni, per gli istituti scolatici di via Provolo; in via Battisti, via dello Zappatore, via dei Montecchi, via del Lanciere, ovvero vicine a piazza Cittadella, dove sono concentrati numerose scuole superiori. In zona Stadio, in via delle Coste e Ramelli, per gli studenti che si recano agli istituti “Marconi” e “Aleardo Aleardi” e infine, in via Banchette in Borgo Venezia, vicino all’istituto “Copernico-Pasoli”.
Corrado Marastoni, presidente Fiab Verona ha sottolineato:”Il lavoro eseguito con il Comune e con i Dirigenti scolastici è stato fatto per dare delle alternative di mobilità nelle zone in cui c’è maggior concentrazione di istituti scolastici. Se utilizzassimo tutti la macchina diventerebbe un disastro. Ora dobbiamo pensare più in grande, sarebbe importante che le circoscrizioni segnalassero le zone in cui c’è la necessità di piste ciclabili. C’è stata un’esplosione normativa negli ultimi giorni incredibile. Quello che, da molti anni non si era mai riuscito a fare, improvvisamente in poche settimane è stato fatto colmando un gap culturale con l’Europa enorme. E’ il primo passo di un’evoluzione positiva”.