(di Gianni De Paoli) La crescita politica di Giorgia Meloni appare inarrestabile. Dopo l’indiscutibile successo avuto alle regionali della scorsa settimana, alle quali FdI s’è imposto come il partito in maggior crescita, ieri è stata eletta capo del Partito dei Conservatori Riformisti europei, il raggruppamento di destra euroscettico che sta fra il PPE, centrista, moderato e lealista nei confronti di Bruxelles e quello più estremo, sovranista e identitario cui appartengono Salvini e la Le Pen. Prima della Meloni la carica di presidente dei Conservatori Riformisti era stata tenuta per 11 anni dal ceco Jan Zahradil.

La nomina segna per la Meloni un passaggio fondamentale per accreditarsi come una dei leader della destra mondiale (e non guasta che parli un fluente inglese, contrariamente a tanti politici italiani che all’estero hanno difficoltà a chiedere un bicchiere d’acqua), fatto che avrà certamente un riverbero positivo anche sulla sua credibilità ed il suo peso politico in Italia. Tutto sembra incastrarsi per lei nel modo giusto. Sarà perché come donna presenta un’immagine della destra più tranquillizzante; sarà perché in pochi anni è riuscita a farla rinascere praticamente da zero, dopo il disastro causato da Fini; sarà per la sua grinta, per la sua coerenza, per la sua capacità di comunicare parlando il linguaggio della gente e dicendo quello che la gente pensa, sta di fatto che la Meloni è uno dei leader più amati, seconda nel centrodestra, al solo Zaia. Per ora.

Raggiunto questo invidiabile risultato che la pone in pole position per andare a ricoprire qualche importante ruolo istituzionale nel breve-medio termine alla Meloni rimane da fare solo una cosa: completare il capolavoro che porta la sua firma: Fratelli d’Italia. Il partito cresce, include, piace ed ha grandi potenzialità. Ora è giunto il momento di mettergli le mani, dando ad esso una solida struttura organizzativa, facendo crescere una classe dirigente, utilizzando una grande piattaforma informatica per tenere collegati in tempo reale vertici, quadri ed iscritti