Diventa al calor bianco la polemica sulle 104 multe per ingresso non autorizzato in ZTL pagate da Ciro Maschio, presidente del consiglio comunale e parlamentare di FDI. Alla consigliera Elisa La Paglia che chiedeva chiarimenti – questo pomeriggio nel consiglio attualmente in corso – sulle eventuali (o meno) ragioni istituzionali dell’ingresso in centro storico, Maschio ha replicato con un insolita durezza: «Questa è una vicenda scandalosa, per come è nata e per come è stata raccontata. E’ agli atti che il sottoscritto, il 14 e 15 settembre scorso, si è attivato per verificare e pagare tutte quelle multe (all’appello ne resta una, in capo a Solori che salderò appena mi sarà chiarito come). Multe che ho deciso di non contestare e di saldare senza creare incompatibilità con questa amministrazione. Il 21 settembre, una settimana dopo, dall’ufficio del Direttore generale è partita una nota riservata destinata, fra gli altri a Sindaco e Comandante dei Vigili. La vicenda era già sanata, ma – guardo caso – è arrivata una richiesta specifica di accesso agli atti per visionare proprio quella nota. Da lì è nato un caso mediatico . Ma è stato un atto infame suggerire che io abbiamo pagato soltanto una volta “beccato con le mani nella marmellata”. Così non è stato. E non mi sottraggo: mi assumo le mie responsabilità. Ma non posso accettare che infami, nell’oscuro di alcune stanze del Comune, mi attacchino con falsità ed infamia. La cosa non finisce qui e non intendo nascondermi». La caccia al corvo è iniziata, insomma.