(di Marco Danieli) Questa mattina, in totale sicurezza Covid, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del progetto di riqualificazione degli ex Magazzini Generali (qui il nostro video). Che si basa sulla volontà di trasformare il vecchio complesso industriale in spazio per la città, limitando al minimo le demolizioni e rinunciando alla costruzione ex-novo di edifici lungo viale del Lavoro. Per le sue caratteristiche, il recupero, realizzato dal Fondo Verona Property e gestito da Patrizia Reim Sarl, si presenta tra gli interventi privati di maggior rilevanza in Veneto degli ultimi 30 anni: un Business District, per cui il valore complessivo degli investimenti è circa 100 milioni di euro. Presenti alla conferenza l’Assessore all’ Urbanistica Ilaria Segala e il Manager di Patrizia, Dario Strano.
La riqualificazione degli ex Magazzini Generali ha preso il via con l’approvazione del PRUSST, in convenzione con il Comune di Verona, che ha determinato il cambio di destinazione d’uso da commerciale a servizi. Nei Magazzini 23 e 24 hanno trovato sede gli uffici di Unicredit; nei Magazzini 25 e 26 gli uffici direzionali di GlaxoSmithKline e DoValue. Nei Magazzini 15, 16 e 17 nel 2014 dopo l’intervento di riqualificazione guidato dal professor Mario Botta e coordinato da Paola Ravanello sono trasferiti l’Ordine degli Architetti, dei Commercialisti e dei Consulenti del lavoro. Nel Magazzino 1 si collocano Archivio di Stato, Ance, Ordine degli Ingegneri, Children’s Museum (inaugurato nel 2019) e Museo di Dario Fo.
Sono in fase di completamento la Rotonda, destinata a ospitare Eataly, e il parcheggio multipiano. Per la sistemazione esterna sono previsti un parco, che in futuro dovrebbe collegarsi a quello di San Giacomo, e il rifacimento della viabilità di via Santa Teresa quale opera compensativa. Per il muro di cinta (dove si concentrava il vincolo della Sovrintendenza) si ipotizza un abbattimento parziale per dare seguito al concetto che vuole lo spazio parte integrante del tessuto urbano con la realizzazione di nuovi uffici derivanti dall’abbattimento di vecchi. L’attenzione al territorio si è manifestata con il ricorso a imprese locali attraverso l’utilizzo di sistemi costruttivi innovativi come la copertura della cella frigorifera, realizzata da Iscom di Pescantina. Per quanto riguarda le maestranze, nei Magazzini 25 e 26 hanno lavorato a regime 80 persone, alla Rotonda 120, ai parcheggi 60. La Rotonda è il simbolo del passato, del presente e del futuro della città di Verona. L’intervento sulla vecchia stazione frigorifera della Zai ha visto il recupero dei 13.000 mq di superficie, di cui 2.500 destinati ad area commerciale e in parte a sede museale, e rappresenta il fiore all’occhiello della riqualificazione di Verona Sud.
Il progetto previsto, prevede al piano terra uno spazio commerciale di vendita al dettaglio; al primo piano un complesso di cinque sale ad uso culturale, di cui quattro piccole da 70 posti circa ciascuna e una più grande da massimo 500 posti. L’interno si caratterizza per i settori triangolari, un tempo adibiti a celle frigorifere, per gli elementi rettangolari e lo spazio centrale della cupola. Le demolizioni interne sono state ridotte al minimo per preservare la struttura originale.