Salgono a oltre 160 mila le adesioni al Programma Garanzia Giovani Veneto, l’iniziativa contro la disoccupazione giovanile riservata ai giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano. È quanto emerge dal report trimestrale di monitoraggio dell’iniziativa, a cura di Regione del Veneto e Veneto Lavoro, con dati aggiornati al 30 settembre 2020. 
Al netto delle cancellazioni d’ufficio, dovute principalmente alla mancata presentazione allo Youth Corner per la conferma dell’iscrizione, le adesioni effettive sono circa 107 mila. In Veneto la presa in carico ha interessato il 98% degli iscritti, a fronte di un valore medio nazionale del 79,8%, e i tempi di attesa tra l’adesione e la presa in carico sono generalmente molto brevi (circa 3/4 giorni). 
Dopo i rallentamenti osservati in periodo di lockdown, tra luglio e settembre le adesioni hanno ricominciato a crescere raggiungendo nel trimestre quota 3.736. I patti di servizio ancora attivi al 30 settembre 2020 risultano complessivamente 25.056. “Le adesioni sono in ripresa perché i nostri giovani non si arrendono, e sanno che possono contare su uno strumento veramente utile e che ha dimostrato la sua efficacia in questi anni: la peggior cosa per un disoccupato oggi, infatti, è arrendersi all’idea di non trovare lavoro” afferma Elena Donazzan, Assessore regionale al Lavoro del Veneto. 

Le attività erogate nell’ambito del Programma sono complessivamente oltre 60 mila, la maggior parte delle quali inerenti interventi di formazione (34%), orientamento specialistico (30%), tirocinio (21%) e accompagnamento al lavoro (16%). Quasi 20 mila le assunzioni che hanno beneficiato dei bonus occupazionali riservati ai giovani iscritti all’iniziativa.  In 97 mila hanno avuto occasioni di lavoro dopo l’adesione, prevalentemente nei settori del turismo, dell’industria metalmeccanica e del commercio. A questi si aggiungono quanti potrebbero aver avviato un’attività lavorativa autonoma o trovato lavoro all’estero. Omogenea la distribuzione degli occupati sul territorio regionale: circa il 20% ha trovato lavoro in provincia di Vicenza, il 17% a Treviso, il 16% a Padova, il 12% a Verona, l’11% a Venezia, il 4% a Rovigo e il 3% a Belluno. Una quota non irrilevante di giovani ha invece trovato lavoro fuori regione, prevalentemente in Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio

“Abbiamo costruito negli anni un sistema che, rispetto a quanto avviene in molte altre regioni, ha nel tirocinio solo una delle misure attivate e non la preponderante, mentre quelle principali rimangono formazione e orientamento specialistico, spesso combinate, insieme ai tirocini, in un percorso organico di misure – continua Donazzan, che conclude – anche in questo momento di difficoltà e di smart working che non rende più efficace la pubblica amministrazione, non abbiamo mai abbassato la guardia pretendendo standard elevati. Il Veneto resta sempre ai vertici nazionali per la sua capacità di presa in carico: il 98% di quanti aderiscono al Programma viene preso in carico mediamente entro 3 giorni dall’adesione”.