E’ in programma dal 21 al 29 novembre l’edizione 2020 della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, un evento che coinvolge molti soggetti in azioni concrete e creative per ridurre la nostra impronta sul Pianeta. Enti pubblici, imprese, associazioni, scuole e singoli cittadini: tutti sono invitati a partecipare registrando la propria azione. Il tema dell’edizione di quest’anno è “rifiuti invisibili” in riferimento alla grande quantità di rifiuti generati durante il processo di fabbricazione e distribuzione dei prodotti.
“ Proprio in linea con questa tematica abbiamo elaborato un progetto legato alla produzione del vino – spiega il presidente di Serit Massimo Mariotti – . Nel processo di produzione, infatti, vengono a crearsi una serie di rifiuti e scarti che potrebbero invece essere riciclati. Ma più in generale il tema della riduzione dei rifiuti, anche nel veronese, è purtroppo di stretta attualità dal momento che proprio in questi giorni, ad esempio, abbiamo dovuto far fronte alla difficoltà del ritiro ingombranti nei Comuni per i quali effettuiamo il servizio a causa di un guasto della discarica di Torretta”.
Le azioni che si possono organizzare nel corso della Settimana europea per la riduzioni dei rifiuti devono essere improntate alla cosiddette 3 R: ridurre, riutilizzare, riciclare. Contro lo spreco alimentare in particolare lancia un appello la Confraternita del lesso e della pearà, presieduta dal ristoratore Leopoldo Ramponi, che in collaborazione con Serit ha aperto la settimana di sensibilizzazione per la riduzione dei rifiuti. «Noi ci teniamo alle tradizioni veronesi, al mangiare dei nostri nonni ma seguendo anche i loro consigli per quanto riguarda il riutilizzo del cibo che non va mai sprecato. Anche per quanto riguarda il tema di questa edizione, i rifiuti invisibili, cerchiamo di fare acquisti giornalieri e non settimanali, utilizzano i prodotti a Km 0 in maniera così di eliminare gli imballaggi inutili, in particolare la plastica».
Sul tema della riduzione dei rifiuti è intervenuto alla Trattoria Al Bersagliere di Verona, su invito di Serit, il filosofo e saggista Diego Fusaro.” «Ridurre vuol dire di fatto evitare di cadere nel mito della crescita illimitata che poi, in ambito ambientale, è quella che produce le montagne di rifiuti – ha spiegato. Precisando che – bisogna ridurre in maniera sensata e ragionevole, ed il Km 0 ne è un ottimo esempio, e poi naturalmente riutilizzare risorse che possono tornare utili perché il mito dell’obsolescenza programmata è quello per cui buttiamo via un sacco di oggetti che servirebbero ancora, ma semplicemente li gettiamo per acquistarne altri. Occorre quindi usare la testa e non seguire le mode del consumo».