Una petizione su change.org per sbloccare la situazione di stallo agli ex impianti sportivi Couver, in fondo a Corso Milano, luogo che per più di una generazione di veronesi ha significato piscine, campi da tennis, un campetto da basket…un’oasi di verde e sport in un quartiere fortemente penalizzato da traffico e cementificazione. A lanciare la petizione il Pd della Terza Circoscrizione che in una nota spiega: «Visto anche il periodo di emergenza sanitaria poco favorevole alle mobilitazioni, come Pd della Terza Circoscrizione lanciamo una petizione in rete per fare pressione sull’amministrazione comunale affinché rompa il silenzio che da anni avvolge la questione del recupero dell’ex Couver, si sieda al tavolo con la proprietà e valuti tutte le soluzioni possibili per rilanciare la funzione sociale del sito, compresa l’ipotesi di una acquisizione dell’area da parte del Comune».

Questo il link della petizione: http://chng.it/KwMsjPzLKr

Aggiungono i promotori: «Da dopo il devastante incendio del 2017 il silenzio sull’ex Couver è stato rotto solo da effimere promesse: quella del consigliere di maggioranza della Terza Circoscrizione, il leghista Dario Pomari, che aveva annunciato un imminente progetto di riqualificazione del sito, mai visto, e quella dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Verona, Ilaria Segala che sempre attorno al 2018 aveva annunciato l’inserimento dell’area nella Variante 23 al Piano degli Interventi, la quale invece si è chiusa senza interessarsi minimamente del sito (nel passato si era fatto avanti senza successo anche l’indimenticato capitano della Scaligera Basket, Roberto Dalla Vecchia). Sappiamo benissimo – sottolineano Federico Benini, Consigliere comunale capogruppo Pd Verona, e Riccardo Olivieri, Segretario Terzo Circolo Pd Verona – che l’ex Couver è una proprietà privata, ma altrettanto noto è che queste piscine svolgevano un ruolo importante nel benessere della Terza Circoscrizione che dopo la chiusura delle piscine Lido (i cui tempi di riqualificazione si stanno peraltro dilatando ben oltre le previsioni) è rimasta completamente priva di questo genere di servizi.

La popolazione teme di essere presa in contropiede dall’ennesima proposta (come quella della trasformazione del sito in area camper, per fortuna respinta dall’amministrazione) che le toglierà per sempre le “loro” piscine. Perché questo non accada, è fondamentale mantenere alta l’attenzione».