Piove sul bagnato a Cà del Bue: il Comune di San Giovanni sta bloccando il revamping dell’impianto e la Regione vuole indietro un finanziamento di 97mila € (accidenti, quanto è generosa Venezia con Verona…) che con gli interessi fanno 138mila€… Così Michele Bertucco preannuncia che chiederà anche al Governo se avanza soldi da Verona per questo impianto e, soprattutto, la chiusura tout court dello stabilimento. Spiega Bertucco: «I cittadini veronesi devono sborsare altri soldi per Cà del Bue: la Regione del Veneto, che tanto amica di Verona non sembra essere, ha infatti chiesto indietro 97 mila euro, più interessi e mora per un totale di 138 mila euro relativi ad un finanziamento ricevuto dalla città nel 1986 per la costruzione dell’inceneritore. La pratica è aperta nientemeno che dal 1994 e la procedura di contestazione da parte della Regione risale al 2012. Dopo varie azioni dilatorie da parte di Agsm, Venezia è arrivata ad emettere in questi giorni l’ingiunzione di pagamento. La contestazione mossa ai danni di Verona è di non essere mai arrivata a produrre il collaudo dell’impianto, che come ben sappiamo faceva acqua, anzi fumo, da tutte le parti.

Anziché chiudere definitivamente la questione e mettere la pietra tombale su questo storico fallimento della città, sotto l’amministrazione Sboarina Agsm si è avventurata in una serie di piccole modifiche all’impianto aventi chiaramente la finalità di arrivare al revamping dei forni, una soluzione al giorno d’oggi del tutto superata oltre che inaccettabilmente nociva per il territorio, come testimoniano anche le preoccupazioni e le avversità dei comuni contermini. Ora basta – conclude Bertucco -: non solo presenterò una mozione per chiedere alla Regione di cancellare una volta per tutte Cà del Bue dal piano regionale dei rifiuti, ma chiederò al Ministero se ci sono in sospeso finanziamenti statali che l’amministrazione comunale sarebbe tenuta a restituire».